Un tragico incidente ha colpito l’Aeroporto di Fiumicino, dove un lavoratore di 64 anni ha perso la vita a causa di una caduta dall’alto. L’uomo, impegnato in attività di subappalto, stava operando sul tetto di un’officina quando è avvenuto l’incidente. Le cause esatte della caduta sono ancora oggetto di indagine, come riportato dalla Cgil di Roma e del Lazio.
Il cordoglio del sindacato
La Cgil ha espresso il proprio dolore per la tragedia, sottolineando l’indignazione per un evento che evidenzia la necessità di chiarimenti rapidi riguardo alla dinamica dell’incidente. Il sindacato ha messo in evidenza l’importanza dei dispositivi anticaduta, strumenti fondamentali per prevenire incidenti e salvaguardare la vita dei lavoratori. La mancanza o l’errato utilizzo di tali dispositivi potrebbe essere una delle cause che hanno portato a questo tragico evento.
La questione degli appalti
L’incidente di Fiumicino ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare riguardo alla catena degli appalti e dei subappalti. La Cgil ha dichiarato che è necessario un cambio di rotta nelle normative relative agli appalti, con l’obiettivo di garantire un ambiente di lavoro più sicuro. È fondamentale che le aziende committenti assumano una maggiore responsabilità per la salute e la sicurezza dei lavoratori coinvolti nei progetti.
Statistiche sugli infortuni nel Lazio
I dati relativi agli infortuni sul lavoro nel Lazio sono allarmanti. Nei primi cinque mesi del 2025, sono stati segnalati 17.925 incidenti, con un incremento del 3,75% rispetto all’anno precedente. Tra questi, 29 incidenti mortali hanno colpito la regione, un numero che purtroppo è destinato a crescere se non vengono adottate misure efficaci per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro. La Cgil ha ribadito l’importanza dell’impegno collettivo per fermare questa strage, invitando le imprese a non restare passive di fronte a una situazione così grave.
