Petro accusa: ‘Il carbone continua a essere utilizzato in Israele nonostante il divieto’

Marianna Perrone

Luglio 21, 2025

Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha recentemente lanciato gravi accuse nei confronti delle multinazionali Drummond e Glencore, sostenendo che queste ultime abbiano violato il divieto di esportazione di carbone verso Israele, imposto dal governo colombiano nel 2024 in risposta al conflitto nella Striscia di Gaza. Durante il suo discorso di apertura della nuova legislatura, Petro ha dichiarato: “Non si può esportare carbone a Israele, è proibito dalle Nazioni Unite“. Le sue affermazioni, riportate dalla stampa locale, evidenziano l’importanza di rispettare le normative internazionali.

Secondo le dichiarazioni del presidente, circa il 60% del carbone importato da Israele proviene dalla Colombia. Petro ha definito le azioni delle aziende come “disobbedienza nei confronti miei e dell’umanità”. Ha inoltre annunciato la sua intenzione di ricorrere agli strumenti previsti dall’Organizzazione Mondiale del Commercio per bloccare tali esportazioni, anche al di fuori dei trattati e contratti esistenti. Il presidente ha sottolineato che “quando il contraente è complice di genocidio e crimini contro l’umanità, è possibile agire al di fuori degli accordi”.

Il settore degli esportazioni colombiane

I combustibili e i prodotti estrattivi rappresentano la principale fonte di entrate per l’export colombiano, con un valore di 11,7 miliardi di dollari registrato tra gennaio e giugno del 2025. Tra questi, il carbone si distingue come il primo prodotto esportato in Israele, nonostante nel 2023 abbia costituito solo il 5% del totale delle vendite estere di Bogotà. Questo dato mette in evidenza la rilevanza del settore minerario per l’economia colombiana, ma solleva anche interrogativi sulla sostenibilità delle pratiche commerciali in corso.

Iniziative diplomatiche della Colombia

Nella settimana corrente, la Colombia ha ospitato una riunione del Gruppo de L’Aia, un incontro significativo in cui sono state adottate misure per limitare il sostegno militare e finanziario a Israele. Questa iniziativa si inserisce nel contesto delle recenti tensioni geopolitiche e delle crescenti preoccupazioni per i diritti umani nella regione. La posizione del governo colombiano, guidato da Petro, si sta delineando come sempre più critica nei confronti delle pratiche commerciali che potrebbero contribuire a conflitti armati e violazioni dei diritti umani.

La situazione attuale evidenzia la complessità delle relazioni commerciali internazionali e il ruolo che le politiche governative possono avere nel promuovere il rispetto delle normative internazionali e la giustizia sociale.

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