Il governo degli Stati Uniti ha recentemente revocato i visti a sette giudici della Corte Suprema del Brasile (STF), composta da undici membri, e al procuratore generale della Repubblica, Paulo Gonet. Questa notizia è stata confermata da fonti della Presidenza brasiliana in un’intervista rilasciata alla CNN.
Decisione del segretario di Stato
La decisione è stata presa in seguito all’annuncio di venerdì scorso, 21 marzo 2025, da parte del segretario di Stato, Marco Rubio, riguardo alla sospensione del visto del giudice Alexandre de Moraes, relatore del processo che coinvolge l’ex presidente Jair Bolsonaro, accusato di presunto tentativo di colpo di Stato.
Membri della Corte Suprema non colpiti
Secondo le fonti ufficiali, i soli membri della Corte Suprema a non essere stati colpiti da questa misura sono l’ex presidente della STF, Luiz Fux, e i giudici André Mendonça e Nunes Marques, entrambi nominati da Bolsonaro durante il suo mandato, che si è svolto dal 2019 al 2022.
Revoca dei visti e reazioni
Il 21 marzo, Rubio ha comunicato la revoca dei visti di Moraes, dei suoi familiari e di coloro che sono stati definiti “alleati” all’interno del Tribunale. L’amministrazione Trump ha sostenuto che la cosiddetta “caccia alle streghe” contro Bolsonaro ha generato un clima di persecuzione e censura talmente esteso da violare non solo i diritti fondamentali dei cittadini brasiliani, ma anche quelli degli statunitensi, allargando così il raggio d’azione delle sue conseguenze.
Preoccupazioni e dibattiti internazionali
Gli sviluppi di questa situazione continuano a suscitare preoccupazione e dibattito sia in Brasile che negli Stati Uniti, evidenziando le tensioni politiche che caratterizzano attualmente il panorama internazionale.
