Il conflitto in Medioriente ha raggiunto il giorno 653, segnando un momento critico per le relazioni tra Israele e Siria. In un annuncio congiunto, i due paesi hanno stabilito un accordo per un cessate il fuoco, con il supporto di Turchia, Giordania e altre nazioni vicine. L’ambasciatore americano in Turchia, Tom Barrack, ha invitato le comunità druse, beduine e sunnite a deporre le armi e a lavorare insieme per creare una nuova identità siriana, caratterizzata da pace e prosperità . Questa iniziativa è stata confermata anche dal presidente siriano.
Sviluppi recenti
Nel contesto di questo sviluppo, il presidente americano Trump ha rivelato che ulteriori 10 ostaggi israeliani verranno rilasciati da Gaza a breve. Tale notizia è stata accolta con attenzione da Benjamin Netanyahu, il quale ha contattato Papa Leone XIV dopo un attacco militare israeliano avvenuto giovedì, che ha colpito la chiesa della Sacra Famiglia a Gaza. Il bombardamento ha causato tre morti e dieci feriti, tra cui il sacerdote padre Romanelli.
Posizione del Vaticano
Il Vaticano ha dichiarato che il Santo Padre ha sottolineato l’importanza di proteggere i luoghi di culto e i fedeli in Palestina e Israele. Il segretario di Stato vaticano, Parolin, ha espresso dubbi sulla legittimità del raid israeliano, suggerendo che potrebbe non essere stato un errore.
Situazione a Gaza
Nel frattempo, i bombardamenti sulla Striscia di Gaza continuano, con oltre 100 palestinesi uccisi nelle ultime 24 ore, una situazione che aggrava ulteriormente la crisi umanitaria nella regione. Le tensioni rimangono elevate, mentre le speranze di una risoluzione pacifica sembrano ancora lontane.
