Oms, Stati Uniti e Italia non approvano le modifiche al Regolamento sanitario

Marianna Perrone

Luglio 19, 2025

Sabato 19 luglio 2025, gli Stati Uniti d’America e l’Italia hanno ufficialmente rifiutato di firmare le modifiche proposte al Regolamento sanitario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che erano state introdotte nel 2024. Questi emendamenti, che vincolano i Paesi a seguire determinate misure sanitarie in situazioni di emergenza, sono stati considerati inaccettabili da entrambe le nazioni, con la Casa Bianca che ha sollevato preoccupazioni riguardo alla violazione della sovranità nazionale.

Il rifiuto degli Stati Uniti

La decisione degli Stati Uniti di non aderire ai nuovi emendamenti è stata motivata dalla percezione che le norme proposte limitassero l’autonomia del Paese nella gestione delle emergenze sanitarie. Secondo fonti ufficiali, la Casa Bianca ha sottolineato che le nuove regole, che introducono il concetto di “urgenza pandemica“, violerebbero i principi fondamentali di sovranità e autodeterminazione. La posizione statunitense si basa sull’idea che ogni nazione debba avere la libertà di decidere come affrontare le crisi sanitarie senza essere vincolata a regolamenti esterni.

La reazione dell’Italia

Anche l’Italia ha seguito l’esempio statunitense, rifiutando di firmare le nuove disposizioni attraverso una lettera inviata il 18 luglio 2025 dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, al direttore generale dell’Oms, Tedros Ghebreyesus. Nella comunicazione, il ministro ha dichiarato che il governo italiano non riconosce i vincoli imposti dagli emendamenti, che mirano a creare un quadro giuridicamente vincolante per gestire le emergenze sanitarie. La lettera specifica che, in base all’articolo 61 del Regolamento sanitario internazionale del 2005, l’Italia rigetta tutti gli emendamenti adottati.

Contesto e implicazioni delle nuove norme

Le modifiche al Regolamento sanitario dell’Oms, adottate nel 2024, erano state concepite per promuovere una maggiore solidarietà e equità tra i Paesi durante le crisi sanitarie globali. Tuttavia, il rifiuto di Stati Uniti e Italia mette in evidenza le tensioni esistenti tra le normative internazionali e le prerogative nazionali. La situazione solleva interrogativi sulla capacità dell’Oms di implementare efficacemente le sue politiche senza il consenso di importanti membri, come gli Stati Uniti e l’Italia, che giocano un ruolo cruciale nella governance globale della salute.

Le reazioni a queste decisioni sono già state oggetto di dibattito internazionale, con esperti che avvertono che la mancanza di un approccio coordinato potrebbe ostacolare la risposta globale a future pandemie. La questione della sovranità nazionale contro l’azione collettiva rimane un tema centrale nel dialogo sulla salute pubblica globale, con potenziali conseguenze per la sicurezza sanitaria mondiale.

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