BERLINO, 18 luglio 2025 – Durante una conferenza stampa estiva, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha espresso la sua contrarietà all’idea di estendere il bilancio dell’Unione Europea, sottolineando che tale decisione comporterebbe un aumento dei debiti. Merz ha affermato che, secondo il contratto, l’Unione Europea non ha il diritto di indebitarsi, se non in circostanze eccezionali, come è avvenuto durante la pandemia.
Posizione del cancelliere
Secondo il cancelliere, l’indebitamento dovrebbe rimanere un’eccezione e non diventare una prassi comune. “Quello che ci si aspetta ora è una nuova normalità ”, ha dichiarato Merz, evidenziando la necessità di rimanere cauti nella gestione delle finanze europee. La sua posizione si inserisce in un dibattito più ampio riguardante le politiche fiscali dell’Unione, in un periodo in cui molti paesi stanno cercando di riprendersi dagli effetti economici della crisi sanitaria globale.
Reazioni e dibattiti
L’intervento di Merz arriva in un momento cruciale, mentre i leader europei discutono le misure da adottare per sostenere le economie nazionali e ripristinare la stabilità finanziaria. La sua affermazione ha suscitato reazioni contrastanti tra i vari Stati membri, alcuni dei quali vedono l’indebitamento come una soluzione necessaria per affrontare le sfide economiche attuali.
Visione conservatrice
La posizione del cancelliere tedesco si allinea con una visione più conservatrice della politica economica, che predilige la stabilità e la sostenibilità a lungo termine rispetto a soluzioni temporanee che potrebbero aggravare la situazione finanziaria dell’Unione.
Interrogativi sul futuro
Con le sfide economiche globali in aumento e la necessità di una gestione fiscale responsabile, le dichiarazioni di Merz pongono interrogativi sul futuro delle politiche fiscali europee e sull’approccio che l’Unione adotterà nei prossimi anni. La questione dell’indebitamento rimane al centro del dibattito politico, con implicazioni significative per la governance economica dell’Unione Europea.