L’Argentina manifesta contro le riduzioni dei fondi per la sanità pubblica

Egidio Luigi

Luglio 18, 2025

A Buenos Aires, il 18 luglio 2025, medici, specializzandi e personale amministrativo dell’Ospedale Garrahan, il principale centro pediatrico argentino, hanno manifestato per richiedere aumenti salariali al governo del presidente Javier Milei. Questa protesta si inserisce in un contesto di crescente insoddisfazione tra i professionisti della sanità, che si sentono trascurati dalla gestione attuale, caratterizzata da significativi tagli alla spesa pubblica.

Le ragioni della mobilitazione

Il malcontento tra i lavoratori della sanità è palpabile, con il personale ospedaliero che denuncia un deterioramento delle proprie condizioni di lavoro. La situazione è ulteriormente aggravata da circa 200 dimissioni registrate, causate da stipendi che non riescono più a coprire i costi della vita quotidiana. Questo fenomeno ha portato a una carenza di personale che compromette la qualità dell’assistenza sanitaria offerta ai pazienti.

I manifestanti, durante la loro mobilitazione, hanno evidenziato come le politiche di austerità adottate dal governo Milei abbiano avuto ripercussioni dirette sui servizi sanitari. Le riduzioni di budget hanno reso difficile per gli ospedali mantenere standard adeguati, creando un clima di insoddisfazione tra i professionisti impegnati nel settore. Le richieste avanzate dai manifestanti non riguardano solo aumenti salariali, ma anche un miglioramento generale delle condizioni di lavoro e un ripristino delle risorse necessarie per operare efficacemente.

Il contesto socio-economico

In Argentina, l’inflazione ha raggiunto livelli critici, costringendo molti cittadini a rivedere le proprie spese quotidiane. Il governo, nel tentativo di contenere questa emergenza economica, ha attuato misure drastiche che hanno colpito duramente il settore pubblico. Le conseguenze di tali scelte si riflettono non solo sui lavoratori della sanità, ma anche sull’intera popolazione, che fatica a ottenere servizi essenziali.

La protesta dei medici e del personale ospedaliero è quindi un chiaro segnale della frustrazione crescente nei confronti di una politica che sembra ignorare le esigenze di chi lavora in prima linea. La mobilitazione ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, sottolineando l’importanza di un dialogo tra il governo e i professionisti della salute per affrontare le sfide attuali.

La situazione rimane tesa, con i lavoratori che continuano a chiedere ascolto e azioni concrete da parte dell’amministrazione Milei, mentre la popolazione attende risposte efficaci per migliorare le condizioni del sistema sanitario nazionale.

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