Il 27 maggio 2025, il tribunale civile di Roma ha emesso una sentenza che obbliga Elisabetta Melidoni, vedova del noto regista Carlo Vanzina, insieme alle figlie Isotta e Assia, a restituire una somma di 391.846 euro alla società di produzione “International Video 80”. Questa cifra, su cui gravano anche interessi e spese legali, è stata presa in prestito dal regista tra il 2016 e il 2018 per ragioni personali e familiari. La notizia è stata riportata dal quotidiano Il Messaggero.
La richiesta di regolarizzazione dei conti
Dopo la scomparsa di Carlo Vanzina, avvenuta l’8 luglio 2018, Enrico Vanzina, legale rappresentante della società , ha chiesto a Elisabetta Melidoni di regolarizzare i conti aziendali. La Melidoni e le sue figlie possiedono il 45% della società , mentre Enrico detiene il 40%. Nonostante vari tentativi di conciliazione, compreso un intervento del professor Corrado Gatti, che ha confermato l’esistenza del debito, le parti non sono riuscite a raggiungere un accordo.
Azione legale per ingiustificato arricchimento
Nel 2020, Enrico Vanzina ha avviato un’azione legale contro la cognata e le nipoti, richiedendo la restituzione delle somme per “ingiustificato arricchimento“. La difesa di Melidoni ha argomentato che l’eredità era stata accettata con beneficio di inventario e ha messo in discussione le prove di un uso illecito dei fondi aziendali, sostenendo che Carlo avesse in realtà finanziato la società . Hanno anche sollevato dubbi sull’autenticità di alcune firme del regista.
Conferma del debito e denuncia per tentata truffa
Il tribunale ha incaricato un consulente tecnico d’ufficio, il quale ha confermato l’esistenza del debito, evidenziando che Carlo Vanzina aveva prelevato denaro in più occasioni. Contestualmente al processo civile, Melidoni ha presentato una denuncia contro Enrico Vanzina per tentata truffa riguardo alla somma in questione. La Procura ha però chiesto l’archiviazione, e il giudice per le indagini preliminari ha definitivamente archiviato la posizione di Enrico.