Dazi, Ue: “Con gli Stati Uniti siamo vicini a un accordo, serve collaborazione”

Marianna Perrone

Luglio 18, 2025

Dopo intensi colloqui tra il Commissario Europeo al Commercio, Maros Sefcovic, e i rappresentanti statunitensi a Washington, si è registrato un forte interesse nel trovare un accordo che soddisfi entrambe le parti. Il portavoce della Commissione Europea, Olof Gill, ha dichiarato che è fondamentale avviare “sforzi concertati e autentici” per giungere a un compromesso. Questo processo si avvicina a una fase cruciale, con Gill che ha sottolineato come “siamo all’ultimo miglio, che è sempre quello più impegnativo”.

Nella giornata di ieri, il 17 luglio 2025, l’ex presidente Donald Trump ha espresso la sua apertura a un possibile accordo, pur specificando che la nuova intesa sarà “molto diversa” rispetto a quella vigente negli anni precedenti. In un contesto di crescente tensione commerciale, il governo italiano, rappresentato dalla premier Giorgia Meloni, sta lavorando attivamente per evitare l’insorgere di una guerra commerciale con gli Stati Uniti, un evento che avrebbe conseguenze dirette e negative sui lavoratori italiani.

Le implicazioni dei dazi europei sugli Stati Uniti

Il dibattito sui dazi imposti dall’Unione Europea agli Stati Uniti ha sollevato questioni cruciali riguardo alle possibili ripercussioni economiche. Se attuati, questi dazi potrebbero colpire vari settori, tra cui l’agroalimentare, l’automotive e l’aeronautica. Le aziende americane che esportano verso l’Europa potrebbero trovarsi a fronteggiare costi significativamente più elevati, influenzando così la competitività dei loro prodotti sul mercato europeo.

Le stime indicano che i dazi potrebbero generare un aumento dei prezzi per i consumatori, limitando l’accesso a determinati beni e servizi. Il settore automobilistico, in particolare, è sotto osservazione, poiché le tariffe potrebbero rendere i veicoli americani meno appetibili rispetto a quelli europei. Inoltre, i produttori europei potrebbero reagire con misure di ritorsione, creando un circolo vizioso di aumenti tariffari che danneggerebbe entrambi i lati dell’Atlantico.

Il governo italiano sta cercando di mediare tra le parti per garantire che gli interessi nazionali siano tutelati. La Meloni ha ribadito l’importanza di un dialogo costruttivo, sottolineando che una guerra commerciale non solo danneggerebbe l’economia italiana, ma potrebbe anche compromettere le relazioni transatlantiche a lungo termine.

Prospettive future e possibili scenari

Nel contesto attuale, le prospettive future rimangono incerte. Gli analisti economici avvertono che la situazione potrebbe evolversi rapidamente, a seconda delle decisioni politiche e delle dinamiche di mercato. La possibilità di un accordo commerciale potrebbe dipendere dalla volontà delle parti di scendere a compromessi significativi, e di affrontare le questioni più controverse con una visione a lungo termine.

Il dialogo tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti potrebbe anche influenzare le politiche commerciali di altri paesi, creando un effetto domino che potrebbe cambiare il panorama commerciale globale. Per ora, l’attenzione rimane focalizzata sulla capacità di trovare soluzioni pragmatiche che possano alleviare le tensioni esistenti e promuovere una cooperazione più profonda tra le due economie.

La situazione commerciale tra Europa e Stati Uniti continua a essere monitorata con attenzione, poiché le decisioni prese nei prossimi giorni potrebbero avere un impatto duraturo sul mercato globale.

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