Il progetto di potenziamento dell’Acquedotto del Peschiera, fondamentale per la fornitura di acqua potabile a Roma, sta prendendo forma. Il 15 aprile 2025, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il bando di gara per l’assegnazione dei lavori, il cui valore ammonta a ben 1 miliardo e 449 milioni di euro. Questo intervento rientra nel piano industriale 2024-2028 del gruppo Acea, evidenziando l’importanza strategica dell’infrastruttura.
Dettagli del progetto di raddoppio
L’opera prevede la costruzione di una nuova galleria di circa 27 chilometri, che collegherà le sorgenti del Monte Nuria al nodo di Salisano, situato in provincia di Rieti. Questa galleria avrà una portata d’acqua di 10 metri cubi al secondo e sarà posizionata parallelamente all’infrastruttura già esistente. Il progetto ha come obiettivo principale quello di garantire la sicurezza della fornitura idrica non solo per la Capitale, ma anche per l’area reatina, la Bassa Sabina e la costa settentrionale del Lazio, che si estende da Fiumicino a Civitavecchia.
Innovazione e tecnologia nel ciclo idrico
Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Acea, ha sottolineato l’impegno dell’azienda nel dimostrare la propria avanguardia in termini di innovazione nella gestione del ciclo idrico. L’opera prevede un utilizzo intensivo di tecnologie avanzate, tra cui l’Intelligenza Artificiale e la robotica, che saranno integrate nelle operazioni di manutenzione predittiva. Questo approccio mira a rendere l’Acquedotto del Peschiera un’opera unica nel suo genere, capace di affrontare le sfide future legate alla gestione delle risorse idriche.
Enrico Pezzolli, amministratore delegato di Acea Acqua, ha fornito ulteriori dettagli sul cronoprogramma del cantiere, che avrà una durata prevista di sei anni e undici mesi. I lavori inizieranno nella metà del 2027 e si prevede che l’opera sarà messa in esercizio nel 2034, rappresentando una tappa significativa nella storia della gestione delle risorse idriche nella regione.
