Herbie Hancock: il jazz continua a vivere e a sorprendere nel 2025

Marianna Perrone

Luglio 17, 2025

Herbie Hancock ha debuttato a Udine ieri sera, 10 luglio 2025, incantando il pubblico presente al Castello durante una delle serate più attese del festival Udin&Jazz, giunto alla sua 35ª edizione. Il celebre pianista e tastierista statunitense ha subito mostrato il suo entusiasmo per la location, definendola “bellissimo posto”.

Accompagnato da una band di musicisti

Accompagnato da una band di musicisti di grande esperienza, tra cui Terence Blanchard alla tromba, James Genus al basso, Lionel Loueke alla chitarra e Jaylen Petinaud alla batteria, Hancock ha proposto un concerto ricco di intensità e varietà. Nonostante la leggera pioggia che ha preceduto l’esibizione, l’atmosfera si è riscaldata rapidamente grazie alla sinergia e all’interazione tra i membri della formazione. Il pianista ha saputo valorizzare le abilità dei suoi compagni, offrendo loro ampio spazio per assoli e momenti di improvvisazione.

Riflessioni sul futuro del jazz

Durante il concerto, Hancock ha condiviso le sue riflessioni sul futuro del jazz, affermando: “Non so quale futuro attenda il jazz, ma di sicuro non è morto”. Tra i brani eseguiti, ha reso omaggio al sassofonista Wayne Shorter, scomparso nel 2023, con l’esecuzione di “Footprints”. Ha anche riportato il pubblico indietro nel tempo con “Actual Proof”, brano che ha ricordato di aver registrato con gli Headhunters molti anni fa.

Momenti di grande tecnica e interazione con il pubblico

La performance ha alternato momenti di grande tecnica a sezioni più groove e sperimentali. Utilizzando un sintetizzatore vocale, Hancock ha interagito direttamente con il pubblico, ponendo domande sul numero di famiglie presenti sulla Terra e sottolineando l’importanza di prendersi cura gli uni degli altri, nonostante le differenze. “Anche se non ti piacciono alcuni familiari, li aiuti lo stesso, perché li ami. Dovremmo fare lo stesso con tutti gli abitanti del pianeta“, ha detto.

Un finale energico e un messaggio toccante

Il concerto si è concluso con un medley energico che ha incluso i brani “Hang Up Your Hang Ups”, “Rockit” e “Spider”. L’assolo al keytar ha suscitato un grande entusiasmo tra i presenti, che hanno accolto l’artista con applausi calorosi. Hancock ha lasciato un messaggio toccante al pubblico: “Ogni essere umano è speciale. Ciascuno di voi è speciale e prezioso”, prima di congedarsi da Udine, lasciando aperta la possibilità di un futuro ritorno.

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