Francesca Albanese esclusa dall’elenco degli studiosi di Georgetown

Marianna Perrone

Dicembre 27, 2025

Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu per i Territori palestinesi, ha recentemente suscitato polemiche durante un evento pro-Palestina tenutosi il 5 luglio 2025 a Lenno, sul Lago di Como. Durante la sua intervento, ha affermato: “Quello che Israele fa da quando si è costituito è esistere come Stato militare. Con quella militarizzazione Israele ha creato un’industria”. Questo commento ha attirato l’attenzione, in particolare per il suo incontro con Mohamed Hannoun, attualmente accusato di essere il capo della cellula di Hamas in Italia.

La posizione di Francesca Albanese

La diplomatica ha tentato di minimizzare la situazione, dichiarando ai giornalisti: “Alla gente che mi chiede di fare una foto non chiedo il pedigree o se sono incensurati”. Tuttavia, la sua posizione è stata ulteriormente compromessa da una recente decisione dell’Università di Georgetown, la più antica degli Stati Uniti, che ha deciso di rimuoverla dall’elenco ufficiale degli studiosi affiliati. Tale scelta è stata motivata dal rapporto di Hillel Neuer, direttore di un’organizzazione che si occupa di monitorare le attività dell’Onu, il quale ha sottolineato che “le università non devono diventare rifugi sicuri per chi abusa della propria piattaforma per diffondere odio”.

Reazioni e critiche

Le reazioni nei confronti di Francesca Albanese continuano a moltiplicarsi. Inizialmente, ha ricevuto critiche dalla sinistra, che si è mostrata divisa riguardo alla sua cittadinanza onoraria a Bologna e ha espresso imbarazzo per le sue dichiarazioni sull’aggressione alla redazione della Stampa. Ora, anche il mondo accademico sembra prendere le distanze. Mentre alcuni la propongono per il premio Nobel, altri chiedono la sua rimozione dall’incarico presso le Nazioni Unite. La situazione si complica ulteriormente, con un crescente numero di persone che preferiscono ignorare la sua figura.

Tensioni sul conflitto israelo-palestinese

La vicenda di Francesca Albanese mette in luce le tensioni attuali riguardo al conflitto israelo-palestinese e il ruolo delle istituzioni accademiche e politiche nel dibattito. Con l’evolversi della situazione, sarà interessante osservare come si svilupperanno le reazioni nei suoi confronti e le conseguenze delle sue dichiarazioni.

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