Più di 400 organizzazioni hanno avviato una campagna di raccolta firme con l’obiettivo di chiedere la destituzione del governatore di Rio de Janeiro, Claudio Castro, esponente del partito di Jair Bolsonaro. Questa iniziativa è stata motivata dalla tragica strage che ha avuto luogo durante una vasta operazione di polizia contro il Comando Vermelho, un noto gruppo di narcotrafficanti, nei complessi di favelas della Penha e dell’Alemão. L’operazione ha provocato la morte di oltre 130 persone, scatenando una forte reazione da parte della società civile.
Le accuse contro Claudio Castro
Claudio Castro è accusato di “crimini di Stato” e di utilizzare la situazione per “costruire la sua immagine” su una “strage”, secondo quanto riportato nel manifesto delle organizzazioni promotrici della raccolta firme. Gli attivisti hanno criticato l’uso politico del termine “narcoterrorismo”, che il governatore impiega per giustificare le azioni brutali delle forze di sicurezza. In questo contesto, viene denunciata una strategia che mira a “neutralizzare” i presunti nemici, mentre i veri capi del crimine organizzato rimangono impuniti.
Le conseguenze della maxi operazione di polizia
La maxi operazione ha avuto un impatto devastante sull’intera regione metropolitana di Rio de Janeiro, generando più insicurezza che ordine. Secondo le organizzazioni, le operazioni nelle favelas non sono in grado di eliminare il traffico di droga. Il documento sottolinea che questo massacro non contribuisce a liberare i residenti dall’oppressione dei narcotrafficanti, ma al contrario, il crimine organizzato si riorganizzerà rapidamente dopo l’operazione. La mancanza di politiche pubbliche e la disuguaglianza continuano a fornire manodopera al narcotraffico.
Inoltre, il manifesto evidenzia come i maggiori sequestri di armi si siano verificati in contesti inaspettati, come condomini di lusso e aeroporti, suggerendo che il problema del crimine non possa essere affrontato solo con azioni violente. La nota si conclude con un appello a seguire il denaro per soffocare le organizzazioni criminali, evidenziando la necessità di una strategia più efficace e mirata nella lotta contro il crimine organizzato.
