Una vasta residenza ideale per famiglie numerose, situata in un piccolo comune della provincia di Como, un rustico completamente ristrutturato a pochi passi dalla riserva naturale dello Zingaro in Sicilia e un corso di ceramica a Montelupo, località a breve distanza da Firenze, storicamente nota per la sua produzione artigianale. Questi sono solo alcuni dei sei vincitori del premio “Maestri dell’accoglienza” 2025, conferito da Airbnb. Matteo Sarzana, Country Manager Italia, ha spiegato che queste realtà rappresentano “la differenza della nostra accoglienza rispetto a quella del resto del mondo”.
Le categorie premiate
In totale, sono sei le categorie che hanno ricevuto riconoscimenti. L’antica residenza San Nicola, situata a Cisternino, in provincia di Brindisi, ha ottenuto il premio per l’ospitalità eccezionale. Per il miglior rapporto qualità-prezzo, è stata premiata la casa vacanze XI Miglio, ubicata a Marino, nei pressi di Roma e dell’aeroporto di Ciampino. La migliore esperienza è stata quella proposta da Matteo Mirenda e dalla sua famiglia, ceramisti da cinque generazioni, che a Montelupo offrono tour della loro fabbrica e masterclass di ceramica, contribuendo così alla continuità dell’attività familiare.
Roberto Ragusa ha ricevuto il premio per il miglior alloggio rurale, una struttura ristrutturata a cento metri dalla riserva dello Zingaro, in una zona tranquilla e isolata, spesso scelta come rifugio da poeti e scrittori. Questo luogo rappresenta per Ragusa la realizzazione del “sogno di mio padre architetto”. Elisabetta Ghibaudi, premiata per il miglior alloggio per famiglie, ha trasformato una storica magione a Barsi, vicino a Como, in un luogo capace di ospitare oltre 20 persone, come modo per reinventarsi dopo aver lasciato il suo lavoro all’estero diventando madre. In occasione delle Olimpiadi invernali, previste in Italia dal 6 febbraio, Airbnb ha creato un premio specifico per il miglior alloggio Milano-Cortina, assegnato a un attico situato a Moena, in Val di Fassa.
Il trend dell’accoglienza
Sarzana ha sottolineato che questi host rappresentano un tipo di turismo che non è ancora stato pienamente compreso, in quanto attirano visitatori in luoghi che sarebbero inaccessibili senza la loro disponibilità ad aprire le porte delle loro abitazioni. Questo è un fenomeno che coinvolge sia i turisti stranieri sia quelli italiani. Secondo un’indagine commissionata da Airbnb a Yougov, i borghi sono considerati le località più accoglienti (47%), rispetto alle grandi città (9%). Questo contatto umano è garantito dal fatto che l’80% degli host italiani offre un solo appartamento o una stanza. In media, ogni host ha ospitato per 26 notti l’anno, generando un guadagno di poco inferiore ai quattromila euro. È da segnalare, inoltre, l’aumento significativo dei superhost, che rispettano standard particolarmente elevati, arrivati a 68 mila, con una crescita del 15% nell’ultimo anno.
