Nella notte del 2 gennaio 2025, due storici licei di Roma sono stati occupati da un gruppo di studenti. Il liceo Mamiani, situato in viale delle Milizie nel quartiere Prati, ha subito un’occupazione forzata, seguita dall’occupazione del liceo Aristofane in via Monte Resegone. Attraverso un post sui social, la scuola Mamiani ha comunicato che “un piccolo gruppo di studenti è entrato illegalmente nell’istituto, interrompendo tutte le attività ”.
Situazione di emergenza nelle scuole
La dirigenza ha invitato i genitori a richiamare a casa i propri figli, sottolineando che si trovano in una situazione di pericolo e illegalità . Inoltre, è stata espressa una diffida nei confronti di ospiti e sedicenti esperti a partecipare alle attività degli studenti occupanti, definendo la scuola “ostaggio di una minoranza”. La preside ha evidenziato che le barricate erette per impedire l’accesso alla scuola ostacolano anche l’uscita, in caso di emergenza, e ha annunciato l’intenzione di procedere con una denuncia immediata alle autorità e di richiedere lo sgombero.
Motivazioni delle occupazioni
In un post pubblicato dagli studenti del liceo Aristofane, si legge: “Dinnanzi al genocidio in Palestina, a una repressione scolastica sempre più rigida e ai governi che investono per le armi e la guerra, non possiamo restare indifferenti”. Questo messaggio riflette la motivazione alla base delle occupazioni, che si inseriscono in un contesto di crescente tensione sociale e politica.
Clima di protesta giovanile
Le occupazioni di queste scuole romane evidenziano un clima di protesta giovanile che si sta intensificando, con gli studenti che cercano di far sentire la propria voce su questioni ritenute di importanza cruciale. La situazione resta tesa, con le autorità scolastiche pronte a prendere misure decisive per ristabilire l’ordine e garantire la sicurezza all’interno delle istituzioni educative.
