Tanzania, l’opposizione accusa: fino a 700 vittime nelle manifestazioni post-elettorali

Egidio Luigi

Novembre 1, 2025

Il Partito della Democrazia e dello Sviluppo, conosciuto come Chadema, ha reso noto un drammatico bilancio di 700 morti in seguito alle manifestazioni antigovernative che hanno avuto inizio dopo le elezioni presidenziali tenutesi mercoledì 26 gennaio 2025 in Tanzania. Il portavoce del partito, John Kitoka, ha fatto riferimento a “rapporti credibili” riguardo alle vittime, sebbene tali informazioni non siano state ancora confermate dalle autorità ufficiali.

Le aree maggiormente colpite

Le proteste hanno avuto un impatto significativo in diverse località del Paese, con Dar es Salaam che ha registrato circa 350 vittime, mentre Mwanza ha visto oltre 200 morti. Le manifestazioni si sono diffuse rapidamente, coinvolgendo numerose regioni tanzaniane. I cittadini, stanchi della situazione politica attuale, hanno preso parte a queste manifestazioni, esprimendo il loro dissenso nei confronti del governo.

Incidente al confine con il Kenya

In un episodio tragico, a Namanga, località situata al confine con il Kenya, il comandante della contea di Kajiado, Alex Shikondi, ha confermato la morte di due giovani, colpiti da proiettili sparati da agenti tanzaniani. L’incidente è avvenuto mentre i manifestanti si trovavano sul lato keniota del valico, evidenziando la tensione crescente tra le forze dell’ordine tanzaniane e i cittadini che protestano per i loro diritti. La situazione ha portato a centinaia di feriti, aumentando la preoccupazione per la sicurezza nella regione.

Le autorità locali e internazionali stanno monitorando attentamente gli sviluppi di questa crisi, mentre la popolazione continua a chiedere giustizia e un cambiamento politico. Le manifestazioni in corso rappresentano un momento cruciale per la democrazia in Tanzania, con il futuro del Paese che rimane incerto.

×