I tesori del Gem: un patrimonio inestimabile da un miliardo di dollari

Marianna Perrone

Novembre 1, 2025

Il Grande Museo Egizio, inaugurato nel 2025, rappresenta un traguardo significativo per l’archeologia e la museologia, ospitando oltre 100.000 reperti dell’Antico Egitto. Questa struttura, situata nei pressi delle celebri Piramidi di Giza, è considerata la più grande collezione al mondo dedicata a una singola civiltà. Tra i tesori esposti, spicca la famosa maschera funeraria d’oro di Tutankhamon, il faraone bambino, che è stata finalmente riunita dopo anni di separazione tra Il Cairo e Luxor. Questo nuovo museo non solo conserva la memoria di un’epoca, ma rappresenta anche una nuova era per la valorizzazione del patrimonio culturale egiziano.

Il nuovo museo e la sua importanza

Il Grande Museo Egizio, noto anche come GEM, è stato progettato per superare il Museo di piazza Tahrir, che rimarrà un simbolo di un approccio archeologico ormai superato. Con una superficie di 500.000 metri quadrati, il GEM si distingue non solo per la sua estensione, ma anche per il costo di realizzazione, che ha raggiunto la cifra di 1,2 miliardi di dollari. Questo investimento ha visto un contributo significativo da parte del Giappone, che ha fornito 760 milioni di dollari, con ulteriori 150 milioni da investitori internazionali e il resto dal governo egiziano. La costruzione del museo è stata vista come un’opportunità di rinascita per il turismo egiziano, che ha mostrato segni di ripresa, con una previsione di 18.000 visitatori nei pochi mesi che precedono la fine dell’anno.

Collezioni e reperti esposti

Il museo ospita una vasta gamma di reperti, che coprono vari periodi della civiltà egizia, dal periodo predinastico fino all’Egitto copto. Tra i 100.000 reperti, circa 20.000 saranno esposti per la prima volta. La collezione di Tutankhamon è particolarmente notevole, con 5.398 pezzi, tra cui oggetti recentemente restaurati. Tra le novità ci sono la seconda nave solare di Cheope, la collezione della regina Hetepheres, madre di Cheope, e una serie di oggetti appartenuti a Yuya e Thuyu, genitori della regina Tiye. Alcuni di questi reperti sono attualmente in mostra alla rassegna “I Tesori dei Faraoni” presso le Scuderie del Quirinale a Roma.

Un polo turistico e sostenibile

Il Grande Museo Egizio non è solo un luogo di esposizione, ma mira a diventare un centro turistico integrato, dotato di strutture ricettive, viabilità e servizi di alta qualità. Questo progetto è fondamentale per un’economia egiziana che si basa fortemente sul turismo. Inoltre, il museo è progettato per essere sostenibile, con un impianto solare in grado di generare 2,24 gigawattora di elettricità, riducendo le emissioni di anidride carbonica nella città del Cairo di circa 100.600 tonnellate all’anno. Queste caratteristiche non solo evidenziano l’impegno per la conservazione dell’ambiente, ma anche un legame simbolico con gli antichi egizi e il Sole, che era centrale nella loro cultura.

Il Grande Museo Egizio, con la sua straordinaria collezione e le innovative strutture, si appresta a diventare un punto di riferimento non solo per l’Egitto, ma per il mondo intero, celebrando la grandezza di una civiltà antica e contribuendo al futuro del turismo nel Paese.

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