Pappano: un direttore d’orchestra deve possedere cultura, esperienza e carisma

Egidio Luigi

Ottobre 28, 2025

Antonio Pappano, noto direttore d’orchestra angloitaliano, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sulla figura del direttore d’orchestra, in un contesto di polemiche seguite alla nomina di Beatrice Venezi a direttrice musicale del Teatro La Fenice di Venezia. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate durante la sua presenza a Roma, dove ha diretto l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in tre concerti programmati per il 28 e 31 ottobre e il 2 novembre 2025.

La figura del direttore d’orchestra

Pappano ha sottolineato l’importanza di una solida cultura e di una certa esperienza per chi assume il ruolo di direttore d’orchestra, evidenziando la necessità di carisma e capacità di ispirare il pubblico. Ha osservato che ogni direttore ha una propria visione e che oggi ci sono pochi che si comportano in modo severo come in passato. “Se i direttori sono supportati dall’orchestra e ottengono risultati, allora sono da ammirare”, ha affermato, mantenendo una posizione neutra rispetto alla controversia attuale.

Le esperienze di Pappano

Riguardo alla possibilità di dirigere un’orchestra senza averla mai conosciuta prima, Pappano ha raccontato un episodio della sua carriera: nel 1990, aveva diretto l’orchestra della Royal Opera House in una rappresentazione di “Bohème” che non andò bene. Tuttavia, anni dopo, è stato nominato direttore musicale senza aver mai diretto nuovamente quell’orchestra. Questo aneddoto evidenzia come le dinamiche tra i direttori e le orchestre possano essere complesse e variegate.

Concerti a Roma

Nei concerti che lo vedranno protagonista all’Auditorium Parco della Musica, Pappano ha scelto di eseguire due opere di grande rilevanza: la Sinfonia ‘Jupiter’ di Mozart e la Grosse Messe di Bruckner. Sul palco, insieme all’orchestra e al Coro diretto da Andrea Secchi, si esibiranno il soprano Natalya Romaniw, il contralto Szilvia Voros, il tenore Pavel Cernoch e il basso Giorgi Manoshvili. Pappano ha descritto il suo legame con Bruckner come quasi ossessivo, sottolineando l’importanza del coro in questa composizione, che è stata scritta prima del Requiem di Verdi.

La rarità della Grosse Messe

La Grosse Messe non viene eseguita a Santa Cecilia dal 1972, quando fu diretta da Wolfgang Sawallisch. Prima di allora, era stata proposta solo trent’anni prima da Gianandrea Gavazzeni. Pappano ha spiegato che questa opera è particolarmente impegnativa per il coro, motivo per cui viene eseguita raramente. Riferendosi alla London Symphony, con cui attualmente collabora, ha notato le differenze con l’orchestra ceciliana, evidenziando la quantità di lavoro e i diversi programmi che affrontano durante le tournée.

Riferimenti a Wagner

Infine, Pappano ha fatto un accenno alla Valchiria di Wagner, che il suo successore Daniel Harding ha presentato con successo all’apertura della nuova stagione di Santa Cecilia. Con un tono scherzoso, Pappano ha espresso la sua gelosia per l’acustica dell’evento, definendola “meravigliosa” e lodando l’idea e l’esperienza che ne sono derivate.

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