Trump sigla un’intesa con il premier australiano per le terre rare

Egidio Luigi

Ottobre 20, 2025

Nell’ambito di una recente visita a Washington, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato la firma di un accordo strategico con l’Australia riguardante i minerali critici e le terre rare. Questo accordo, frutto di intense negoziazioni durate circa quattro o cinque mesi, è stato siglato durante un incontro ufficiale con il primo ministro australiano, Anthony Albanese, nello Studio Ovale. L’intesa si inserisce in un contesto di crescente tensione con la Cina e mira a garantire agli Stati Uniti una maggiore flessibilità nel settore delle risorse strategiche.

Dettagli dell’accordo strategico

Durante la conferenza stampa che ha seguito la firma dell’accordo, Trump ha sottolineato l’importanza di questo passo non solo per le relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Australia, ma anche per la sicurezza economica e nazionale degli Stati Uniti. L’accordo prevede un aumento della cooperazione tra i due paesi nel settore delle risorse minerarie, cruciali per la produzione di tecnologie avanzate, inclusi dispositivi elettronici e sistemi di difesa. Inoltre, il presidente ha menzionato che l’agenda dell’incontro ha incluso discussioni su altri temi rilevanti, come i dazi commerciali, l’acquisto di sottomarini e l’equipaggiamento militare.

Trump ha dichiarato che questo accordo rappresenta un passo significativo per affrontare le sfide poste dalla Cina, che ha recentemente implementato misure restrittive nel settore delle terre rare, rendendo più difficile per gli Stati Uniti accedere a queste risorse vitali. La firma dell’intesa permette agli Stati Uniti di diversificare le proprie fonti di approvvigionamento e ridurre la dipendenza dalla Cina.

Prospettive per i sottomarini americani

Un altro punto saliente dell’incontro è stata la questione dei sottomarini americani destinati all’Australia, nell’ambito dell’accordo Aukus, che coinvolge anche il Regno Unito. Trump ha assicurato che l’iter per la fornitura di questi sottomarini procederà con rapidità, evidenziando l’impegno degli Stati Uniti a rafforzare le capacità difensive australiane. Questo progetto non solo mira a potenziare la flotta navale australiana, ma rappresenta anche un elemento chiave nella strategia di sicurezza regionale contro l’influenza cinese nel Pacifico.

La cooperazione militare tra Stati Uniti e Australia si preannuncia come un elemento fondamentale per garantire la stabilità nell’area, e l’accordo Aukus è visto come un pilastro di questa alleanza. La partnership, che si è evoluta negli ultimi anni, è destinata a crescere ulteriormente, con l’obiettivo di affrontare le sfide globali in un contesto di crescente competitività geopolitica.

Il recente incontro tra Trump e Albanese segna quindi un passo importante verso un rafforzamento delle relazioni tra i due paesi, con l’intento di creare un fronte unito in risposta alle sfide globali, in particolare quelle provenienti dalla Cina.

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