La Moldavia si è indirizzata verso l’integrazione con l’Unione Europea, ma il recente risultato elettorale ha evidenziato tensioni significative all’interno del paese. Nelle elezioni parlamentari tenutesi il 28 settembre 2025, il Partito d’Azione e SolidarietĂ (PAS), sostenuto dalla presidente Maia Sandu e noto per la sua posizione filo-europea, ha conquistato il 44,13% dei voti. Nonostante questo successo, l’assenza di una maggioranza assoluta ha scatenato una reazione immediata da parte dell’opposizione, che si schiera a favore di Mosca e che è capeggiata dall’ex presidente Igor Dodon. Quest’ultimo ha denunciato presunti brogli e ha rivendicato la vittoria per l’intero fronte avversario al governo.
Le reazioni dell’opposizione
L’opposizione filorussa, guidata da Igor Dodon, ha messo in discussione la legittimitĂ delle elezioni, accusando il governo di manipolazioni e irregolaritĂ . Le dichiarazioni di Dodon hanno trovato eco tra i suoi sostenitori, che temono una crescente influenza occidentale nel paese. La tensione è palpabile, con manifestazioni giĂ programmate per contestare i risultati elettorali. Gli oppositori del PAS temono che la mancanza di una maggioranza possa portare a decisioni politiche impopolari e a una crescente instabilitĂ .
Interferenze esterne e cyberattacchi
Il contesto politico della Moldavia è ulteriormente complicato da sospette interferenze esterne, in particolare da parte della Russia. Le autoritĂ moldave hanno segnalato un aumento dei cyberattacchi durante e dopo le elezioni, con tentativi di influenzare l’opinione pubblica e discreditare il governo. Questi eventi hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza nazionale e alla capacitĂ del paese di difendersi da minacce esterne. La presenza del Cremlino in questa situazione non fa che aumentare l’ansia tra i cittadini, che temono un ritorno a un’influenza russa piĂą marcata.
Prospettive future per la Moldavia
Con la situazione politica in continua evoluzione, il futuro della Moldavia appare incerto. Le autoritĂ dovranno affrontare non solo le sfide interne legate alla governabilitĂ , ma anche le pressioni esterne che potrebbero influenzare le loro scelte politiche. La strada verso l’integrazione europea rimane una prioritĂ per il governo, ma la mancanza di una maggioranza potrebbe ostacolare l’attuazione di riforme cruciali. I cittadini moldavi osservano con apprensione gli sviluppi, consapevoli che il loro paese si trova in un crocevia decisivo nella sua storia recente.