Ucraina: avvistamenti di droni sconosciuti nei cieli della Danimarca

Egidio Luigi

Settembre 27, 2025

Nelle ultime settimane, il clima di tensione nei Paesi dell’Europa orientale ha raggiunto livelli allarmanti. A partire da ottobre 2025, si registrano frequenti sorvoli di droni non identificati sopra obiettivi strategici, sia civili che militari. Questi eventi hanno spinto le agenzie di intelligence a concentrare la loro attenzione sul Cremlino, accusato di essere il responsabile di questa escalation.

Sorvoli preoccupanti

Sorvoli preoccupanti si sono verificati sopra la base militare di Karup, la più grande della Danimarca, oltre che sulla base aerea di Orland, nella contea di Trondelag in Norvegia, e in diverse località della Germania, in particolare nello Schleswig-Holstein. Questa situazione di allerta non è limitata a questi paesi, ma si estende anche ai cieli di Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania, Polonia e Romania, dove l’attività aerea non identificata si è intensificata negli ultimi mesi.

Le dichiarazioni delle autorità

Il commissario europeo per l’economia, Valdis Dombrovskis, ha dichiarato che “siamo già in una guerra ibrida con la Russia“, sottolineando la gravità della situazione attuale. L’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del comitato militare della NATO, ha confermato questa analisi, affermando che “è in corso un’escalation e la Russia ne ha la piena responsabilità”. Queste affermazioni evidenziano la crescente preoccupazione tra i leader europei riguardo alle potenziali minacce alla sicurezza nella regione.

Una nuova cortina di ferro

La tensione si estende lungo l’intero est europeo, creando una nuova cortina di ferro che separa i Paesi della NATO da quelli che mostrano una crescente influenza russa. Questo contesto di instabilità ha portato a un rafforzamento delle misure di sicurezza e a una maggiore cooperazione tra gli Stati membri dell’Unione Europea e della NATO. Le forze militari si stanno preparando a rispondere a qualsiasi provocazione, mentre i cittadini dei Paesi coinvolti vivono con un senso di ansia crescente.

L’attenzione internazionale rimane alta, con osservatori che monitorano da vicino gli sviluppi. Le autorità locali e le forze di difesa aeree sono in stato di allerta, pronte a intervenire in caso di ulteriori provocazioni. La situazione attuale richiede un’analisi attenta e una strategia coordinata per garantire la sicurezza e la stabilità in un’area del mondo che sta affrontando sfide senza precedenti.

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