L’inaspettata decisione del Comitato Paralimpico Internazionale ha scatenato una forte reazione da parte dell’Ucraina. Il 27 settembre 2025, a Monaco di Baviera, il Ministro dello Sport ucraino, Matviy Bidnyi, ha espresso la sua indignazione dopo che è stata revocata la sospensione parziale della Russia e della Bielorussia, inizialmente imposta a causa dell’invasione russa in Ucraina, avvenuta nel 2022. Questa mossa ha sollevato polemiche e critiche, con Bidnyi che ha descritto i membri del comitato che hanno votato a favore della revoca come traditori dei principi olimpici e della loro coscienza.
La decisione del comitato paralimpico internazionale
Il Comitato Paralimpico Internazionale ha preso la decisione di revocare la sospensione parziale di Russia e Bielorussia durante l’assemblea generale tenutasi a Seul. Questo cambiamento ha suscitato un’ondata di indignazione in Ucraina, dove il governo e i cittadini hanno visto la mossa come un segno di sostegno inadeguato nei confronti di un paese che ha subito aggressioni. Il Ministro dello Sport ucraino ha sottolineato che tali decisioni non solo danneggiano l’integrità dello sport, ma anche i valori fondamentali che dovrebbero guidare le competizioni internazionali.
Le reazioni in ucraina
La risposta ucraina alla decisione del Comitato Paralimpico è stata immediata e intensa. Matviy Bidnyi ha dichiarato che i membri del comitato che hanno sostenuto la revoca hanno tradito “la loro coscienza e i valori olimpici”. Questa affermazione riflette il profondo senso di ingiustizia percepito da parte degli ucraini, che ritengono che la revoca della sospensione possa minare gli sforzi per riconoscere la gravità della situazione attuale. La comunità sportiva ucraina ha espresso solidarietà al governo, sottolineando l’importanza di mantenere la pressione sulla Russia e sulla Bielorussia per le loro azioni in Ucraina.
Implicazioni per il movimento paralimpico
La decisione del Comitato Paralimpico Internazionale di riabilitare Russia e Bielorussia potrebbe avere conseguenze significative per il movimento paralimpico. Gli atleti ucraini, che si sono battuti non solo per la loro nazione ma anche per i valori dello sport, potrebbero sentirsi demotivati e sottovalutati. Questo potrebbe influenzare la loro preparazione per le future competizioni, in particolare in vista di eventi internazionali dove la presenza di atleti russi e bielorussi potrebbe essere vista come una provocazione. La situazione solleva interrogativi sulla direzione futura del movimento paralimpico e sulla sua capacità di mantenere l’integrità e la giustizia nel contesto delle attuali tensioni geopolitiche.
La questione della partecipazione degli atleti russi e bielorussi alle competizioni internazionali rimane un tema caldo e controverso, con l’Ucraina che continua a lottare per il riconoscimento della sua situazione e per la difesa dei valori olimpici.