L’Organizzazione degli Stati Americani (Osa) ha sollevato gravi accuse nei confronti del governo del Venezuela, denunciando la mancata pubblicazione dei verbali elettorali relativi alle elezioni presidenziali del 28 luglio 2024. Secondo l’Osa, il governo venezuelano starebbe attuando un apparato repressivo per mantenere il controllo del potere.
Denuncia della commissione interamericana dei diritti umani
Durante la riunione del Consiglio Permanente dell’Osa, tenutasi a Washington il 15 gennaio 2025, Gloria Monique de Mees, relatrice della Commissione Interamericana dei Diritti Umani, ha presentato la denuncia. La commissione ha sottolineato che, a più di un anno dalle elezioni, il Consiglio Nazionale Elettorale del Venezuela non ha reso pubblici i verbali necessari per verificare i risultati ufficiali che avrebbero avvantaggiato il presidente Nicolás Maduro. Questo comportamento viene considerato una violazione delle normative nazionali e degli standard internazionali.
Situazione allarmante dopo le elezioni
La relazione presentata ha messo in luce un quadro allarmante: oltre 2.000 arresti sono stati registrati in seguito alle proteste post-elettorali, con 25 vittime, di cui 24 uccise da colpi d’arma da fuoco. Inoltre, centinaia di casi di detenzione arbitraria sono stati documentati, spesso in condizioni che possono essere paragonate alla tortura, coinvolgendo in particolare adolescenti e civili. Mees ha dichiarato di aver ricevuto testimonianze dirette da giornalisti e operatori dei media che sono stati arrestati in modo arbitrario, evidenziando una repressione sistematica in atto nel paese.
Sostegno internazionale e silenzio diplomatico
La presentazione della relazione ha ricevuto un ampio sostegno da parte di diversi Stati, tra cui Argentina, Stati Uniti, Canada, Paraguay, Costa Rica, Perù, Guatemala ed Ecuador. Tuttavia, Messico, Colombia e Bolivia hanno scelto di mantenere un atteggiamento di “silenzio diplomatico”, mentre il Brasile ha richiamato il principio di “non ingerenza negli affari interni”, evidenziando la complessità della situazione geopolitica in corso.