Non serviranno più mouse e tastiera: Meta svela il braccialetto che comanda il pc col pensiero

Stop a mouse e tastiera

Meta lancia la rivoluzione-infobrasile.it

Lorenzo Foglio

Luglio 28, 2025

Grazie all’elettromiografia di superficie, sarà possibile interagire con i dispositivi senza toccarli

Il modo in cui interagiamo con i computer potrebbe cambiare per sempre. Niente più mouse né tastiere: sarà il nostro polso a controllare ogni cosa, semplicemente con il pensiero del gesto. Questa è la direzione su cui punta Meta, attraverso lo sviluppo di una tecnologia basata sulla elettromiografia di superficie, nota come sEMG.

La novità è stata descritta in uno studio pubblicato su Nature e approfondita da Meta sul sito ufficiale dei Reality Labs. Al centro della ricerca c’è un braccialetto intelligente in grado di captare i segnali elettrici generati dai muscoli del polso, tradurli in comandi digitali e interagire in tempo reale con il computer. Un gesto impercettibile della mano, come se stessi muovendo un mouse o digitando su una tastiera, sarà sufficiente per eseguire l’azione sullo schermo.

“Cosa succederebbe se fossero i dispositivi ad adattarsi a noi e non il contrario?”, si legge nel documento divulgato da Meta. L’obiettivo è creare un’interfaccia uomo-macchina più naturale, intuitiva e personale, capace di rispondere alle intenzioni con precisione, senza intermediazioni fisiche evidenti.

Cos’è la sEMG e perché potrebbe cambiare tutto

La sEMG (elettromiografia di superficie) è una tecnica già utilizzata in ambito medico per analizzare l’attività elettrica di muscoli e nervi. Viene spesso impiegata per monitorare la salute neuromuscolare, soprattutto in corrispondenza del polso e della mano, dove i segnali sono più nitidi e facili da leggere. Ma Meta ha capito che questo sistema può essere molto più di uno strumento diagnostico: può diventare una nuova interfaccia universale.

Nuova tecnologia
Come gestiremo i nostri pc?-infobrasile.it

Secondo quanto rivelato, il team ha sviluppato un prototipo di braccialetto sEMG capace di rilevare movimenti invisibili, anche quando la mano non si muove realmente. Basta l’intenzione, il segnale muscolare è già sufficiente. Questo rende la tecnologia accessibile anche a chi ha limitazioni motorie o condizioni fisiche particolari. I primi test sono stati integrati con Orion, un sistema in fase di sviluppo, e i risultati sono stati ritenuti promettenti dagli stessi ricercatori.

Per Meta si tratta di un possibile cambio di paradigma nel rapporto tra esseri umani e dispositivi digitali. Non più interazione tramite oggetti esterni, ma un’interfaccia “indossabile” che capta i segnali del corpo e li trasforma in input intelligenti, grazie a machine learning e intelligenza artificiale.

È un passo avanti che richiama da vicino le interfacce neurali, ma in una forma più accessibile, meno invasiva e già tecnicamente realizzabile. Il fatto che lo studio sia stato peer-reviewed conferma la solidità scientifica del progetto. I prossimi mesi saranno cruciali per comprendere se questa tecnologia potrà davvero entrare nel mercato consumer o se resterà, almeno per ora, confinata ai laboratori.

Un’interfaccia invisibile per un uso quotidiano più naturale

L’aspetto più sorprendente della tecnologia sviluppata da Meta non è solo la precisione con cui interpreta i segnali muscolari, ma la naturalezza con cui può essere integrata nella vita di tutti i giorni. L’idea di poter controllare un computer con micro-movimenti – o addirittura solo con l’intenzione del movimento – apre scenari finora relegati alla fantascienza. L’utente non avrà più bisogno di cliccare fisicamente o digitare su una tastiera: basterà indossare il braccialetto per eseguire azioni in maniera silenziosa e immediata.

Questa invisibilità dell’interfaccia rende l’esperienza d’uso più discreta, continua e fluida, in particolare per chi lavora in mobilità o ha necessità di interagire con dispositivi in ambienti affollati, rumorosi o inadatti all’uso tradizionale. Ma anche in casa, l’impatto potrebbe essere enorme: immaginare di cambiare slide in una presentazione, rispondere a un messaggio o mettere in pausa un video semplicemente muovendo lievemente un dito – senza prendere in mano nulla – trasforma il concetto stesso di ergonomia.

La tecnologia, in prospettiva, potrebbe semplificare la vita a milioni di persone, in particolare in ambito educativo, sanitario, creativo e industriale. Ed è proprio questo il punto di forza su cui Meta sta costruendo la sua visione: rendere l’interazione digitale più umana, meno vincolata a dispositivi esterni, e sempre più connessa ai gesti naturali del nostro corpo.

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