Hai avuto un figlio nel 2025? Ecco come richiedere i 1000 euro prima che finiscano i fondi

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Nuovi bonus oltre i 1000 euro per i nuovi nascituri-infobrasile.it

Lorenzo Foglio

Luglio 28, 2025

L’Inps ha avviato l’erogazione del contributo per le famiglie con figli nati o adottati nel 2025: ecco chi può riceverlo e quando.

C’è chi sogna un futuro “come nelle favole”, cantava Vasco Rossi, e chi lo costruisce poco alla volta, anche affidandosi a piccoli aiuti concreti. Uno di questi arriva dallo Stato, pensato per chi ha avuto un figlio nel corso del 2025. Si tratta del bonus da 1.000 euro per i nuovi nati, riservato ai nuclei familiari che rispettano determinati requisiti. È un supporto che si affianca all’assegno unico, ma che resta autonomo e aggiuntivo, proprio per sostenere le spese che si presentano fin dai primi giorni di vita.

Dal 17 aprile è possibile presentare domanda per ottenerlo. L’Inps ha già avviato l’erogazione per migliaia di famiglie, anche se non tutte riusciranno a ottenere i fondi in tempo. In molti casi, infatti, errori nei dati o ritardi nell’Isee possono compromettere la richiesta. È importante ricordare che la scadenza è fissata in 60 giorni dalla nascita o dall’ingresso in casa del minore in caso di adozione. Per i parti gemellari, ogni figlio va indicato in una domanda distinta.

Isee e requisiti per accedere al bonus

Il primo vincolo per accedere al bonus è quello legato al reddito. Il contributo è rivolto a chi presenta un Isee minorenni pari o inferiore a 40.000 euro. Ma l’importo va calcolato in modo particolare: nel valore finale non devono essere inclusi gli assegni unici universali eventualmente già ricevuti. È quanto ha chiarito l’Inps con la circolare n.76 del 14 aprile 2025, spiegando come neutralizzare questi importi nel calcolo.

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Come accedere al bonus-infobrasile.it

Il principio è semplice: si divide l’importo dell’AUU per il parametro della scala di equivalenza, e il risultato va sottratto dall’Isee. Ad esempio, con un Isee di 40.400 euro, un AUU da 1.500 euro e un parametro di 2,5, si toglie 600 euro (cioè 1.500 diviso 2,5). Così il valore utile diventa 39.800 euro, e si rientra nei requisiti.

Chi non tiene conto di questa correzione potrebbe vedersi rifiutata la domanda per errore, anche se in realtà avrebbe diritto al bonus. Le famiglie devono accedere tramite SPID, CIE o CNS al portale Inps, oppure possono fare richiesta tramite patronati o Contact Center. Il modulo va compilato con attenzione, anche nei casi di gemelli, dove ogni figlio deve essere registrato separatamente.

Tempi di pagamento, cifre disponibili e avvisi da non ignorare

Nei primi tre mesi dall’apertura delle domande, l’Inps ha ricevuto circa 100 mila richieste. I primi pagamenti sono già partiti e 78 mila famiglie hanno già ricevuto il contributo. Altre 7 mila dovrebbero riceverlo entro la fine di luglio, secondo il calendario interno dell’istituto.

In media l’erogazione avviene entro 30 giorni dalla conferma della domanda. Chi ha inviato tutto entro metà giugno dovrebbe ricevere l’accredito entro la fine dell’estate, salvo ritardi dovuti a errori nei dati o a incongruenze con l’Isee. In questi casi, il sistema sospende il pagamento fino alla correzione.

Il fondo stanziato per il 2025 è di 330 milioni di euro, sufficienti – almeno sulla carta – per 330 mila beneficiari. Ma non è escluso che, in caso di eccesso di domande, venga rivisto l’importo o ristretti i criteri. Non ci sono previsioni di rimborsi retroattivi per chi invia la richiesta oltre i 60 giorni dalla nascita, e per questo motivo è raccomandato non aspettare troppo.

I tecnici dell’Inps, pur senza comunicati ufficiali, suggeriscono di anticipare la domanda il più possibile. Meglio evitare la fase finale dell’anno, quando il numero di richieste potrebbe superare la capienza del fondo. Chi ha i requisiti ora, e ha già ricevuto il codice fiscale del neonato, può fare tutto online in meno di mezz’ora.

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