La recente intesa commerciale tra Unione Europea e Stati Uniti ha segnato un passo significativo nelle relazioni transatlantiche. Il 15 gennaio 2025, durante un incontro tenutosi in Scozia, il presidente statunitense Donald Trump e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen hanno annunciato un accordo sui dazi che potrebbe influenzare profondamente il mercato energetico e le esportazioni. La riunione, caratterizzata da tensioni iniziali, si è conclusa con la conferma di una tariffa base fissata al 15%, concordata nei giorni precedenti dagli esperti delle due parti.
Investimenti e acquisti energetici
L’accordo prevede che l’Unione Europea investirà circa 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti e acquisterà 750 miliardi di dollari in energia. Questo piano, come dichiarato da Trump, si realizzerà in un arco di tre anni, con una media annuale di 250 miliardi. Ursula von der Leyen ha evidenziato la necessità di ridurre la dipendenza dall’energia russa, sottolineando che l’Europa intende eliminare progressivamente i combustibili fossili russi, a favore di gas naturale liquefatto (Gnl) proveniente dagli Stati Uniti, che è più economico e di qualità superiore.
Aliquota tariffaria del 15%
Nel contesto dell’accordo, von der Leyen ha annunciato che la maggior parte delle esportazioni dell’Unione Europea verso gli Stati Uniti sarà soggetta a una tariffa uniforme del 15%. Questa aliquota si applicherà a diversi settori, inclusi automobilistico, semiconduttori e farmaceutico. La presidente ha sottolineato che questa misura offre chiarezza sia ai cittadini che alle imprese, un aspetto cruciale per favorire un ambiente commerciale stabile e prevedibile.
Settore farmaceutico e importanza dell’accordo
La questione se il settore farmaceutico fosse incluso nella tariffa del 15% ha suscitato discussioni. Von der Leyen ha affermato che il settore automobilistico è stato integrato nell’accordo, e ha ribadito che il mercato americano si aprirà alle aziende europee. Tuttavia, Trump non ha confermato esplicitamente questa inclusione per il settore farmaceutico, lasciando qualche incertezza.
Riduzione dei dazi per il settore automobilistico
Attualmente, il settore automobilistico statunitense si trova a dover affrontare dazi del 27,5%. L’accordo prevede una riduzione a un massimo del 15%, un risultato significativo secondo von der Leyen, che ha evidenziato l’importanza di questo passo per le relazioni commerciali tra le due aree.
Prodotti strategici e tariffe zero
Per quanto riguarda i “prodotti strategici“, la tariffa sarà fissata a zero. Tra questi si annoverano aeromobili, componenti, alcuni prodotti chimici e farmaci generici. La presidente della Commissione Europea ha dichiarato che ci sarà un impegno continuo per ampliare questa lista, creando opportunità per ulteriori collaborazioni.
Stabilità e future intese commerciali
Von der Leyen ha espresso la volontà di accelerare le intese commerciali già in fase di negoziazione, come quella con il Mercosur e le partnership con il Sud-Est Asiatico e l’Estremo Oriente. Ha evidenziato che l’accordo attuale rappresenta un passo verso la stabilità in un contesto di incertezze politiche ed economiche.
Questioni irrisolte: acciaio e alluminio
Nonostante i progressi, restano alcune questioni aperte, in particolare riguardo all’acciaio e all’alluminio, per i quali Trump ha confermato che non ci saranno cambiamenti significativi, mantenendo i dazi al 50%. Tuttavia, le autorità europee hanno dichiarato che il dialogo su questi temi continuerà anche dopo l’accordo.
Alcol e prodotti alcolici
Infine, la questione relativa a alcol, superalcolici e vino non è stata risolta. Von der Leyen ha affermato che si tratta di un argomento da affrontare nei prossimi giorni, sottolineando la necessità di chiarire i dettagli dell’accordo che, nel complesso, offre un quadro normativo per ridurre ulteriormente i dazi e affrontare le barriere commerciali.