Alla vigilia del discorso alla Nazione in occasione della Festa dell’Indipendenza, la presidente del Perù, Dina Boluarte, si trova a fronteggiare un livello di disapprovazione senza precedenti. Secondo l’ultima indagine condotta dall’Istituto di studi peruviani (Iep) e pubblicata dal quotidiano La República, solo il 2,5% della popolazione la sostiene, segnando il dato più basso per un capo di Stato peruviano negli ultimi dieci anni.
Situazione attuale di Dina Boluarte
Dina Boluarte è attualmente coinvolta in diverse inchieste da parte della Procura, insieme a ex ministri e collaboratori. Un’altra indagine, realizzata dall’istituto Cpi per Radio Rpp, rivela un’opinione pubblica particolarmente scettica nei suoi confronti. Infatti, il 50,7% dei peruviani prevede che la presidente potrebbe affrontare una condanna al carcere al termine del suo mandato. Inoltre, l’11,1% degli intervistati ritiene che Boluarte sarà soggetta a nuove indagini, mentre il 10,5% immagina che potrebbe fuggire all’estero o andare in clandestinità. Solo il 9,4% degli intervistati pensa che sarà processata.
Malcontento generale e dimissioni
Un dato significativo emerge da questa indagine: solo lo 0,4% della popolazione crede che non subirà conseguenze. A conferma del malcontento generale, il 70% degli intervistati spera che Boluarte si dimetta “il prima possibile”, senza attendere la scadenza naturale del suo mandato fissata per il 2026.
Clima di sfiducia nel sistema istituzionale
Le ricerche dell’Iep evidenziano un clima di sfiducia che colpisce l’intero sistema istituzionale del Perù. Il parlamento, ad esempio, si attesta su un misero 3% di approvazione, mentre la procura, il sistema giudiziario e la Corte costituzionale non superano il 20%. Questi dati riflettono un profondo malessere tra i cittadini, che si sentono sempre più distanti dalle istituzioni e dalle figure di governo.