Non si può compromettere il diritto all’informazione per favorire gli interessi dei grandi gruppi tecnologici statunitensi. Questa è la posizione espressa dal presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, in un intervento che ha suscitato numerosi dibattiti sul tema della libertà di espressione in Europa.
Le parole di Antonio Costa
Il 8 dicembre 2025, durante un evento a Bruxelles, Antonio Costa ha sottolineato l’importanza della libertà di informazione come fondamento della libertà di espressione. Secondo Costa, la storia europea dimostra chiaramente che non esiste libertà di espressione senza un adeguato accesso a informazioni diversificate e pluralistiche. Il presidente ha avvertito che sacrificare la libertà di informazione per proteggere i cosiddetti “tecno-oligarchi” statunitensi è inaccettabile.
Costa ha affermato: “Gli Stati Uniti non possono sostituire l’Europa nella nostra visione riguardo alla libertà di espressione. Dobbiamo essere chiari su questo punto”. Con queste parole, il presidente ha voluto mettere in evidenza la necessità di una maggiore sovranità europea in materia di informazione e comunicazione, ribadendo che, sebbene gli Stati Uniti siano un partner strategico, l’Europa deve mantenere il controllo sulle proprie politiche di informazione.
Il contesto europeo attuale
Nel contesto attuale, l’Europa si trova a dover affrontare sfide significative legate alla libertà di informazione. La crescente influenza delle piattaforme tecnologiche statunitensi ha sollevato preoccupazioni riguardo al monopolio dell’informazione e alla qualità del dibattito pubblico. Le parole di Antonio Costa si inseriscono in un dibattito più ampio sulla necessità di garantire un’informazione libera e pluralistica, che rappresenti le diverse voci della società europea.
Le istituzioni europee stanno cercando di trovare un equilibrio tra la necessità di innovazione tecnologica e la protezione dei diritti fondamentali. Costa ha richiamato l’attenzione sulla responsabilità dell’Europa di stabilire normative che tutelino la libertà di informazione, senza cedere alle pressioni esterne. La questione è particolarmente rilevante in un’epoca in cui le fake news e la disinformazione sono in aumento, minacciando la qualità del dibattito democratico.
Prospettive future per l’Europa
Le affermazioni di Antonio Costa pongono interrogativi cruciali sul futuro della libertà di espressione in Europa. La necessità di un’informazione libera e pluralistica è più che mai attuale, e le istituzioni europee dovranno lavorare per garantire che le politiche adottate siano in grado di proteggere questi diritti fondamentali.
La sfida per l’Europa sarà quella di sviluppare un approccio che non solo tuteli la libertà di informazione, ma che promuova anche un ambiente mediatico in cui tutte le voci possano essere ascoltate. Questo richiede un impegno collettivo da parte degli Stati membri, delle istituzioni europee e della società civile. La strada da percorrere è complessa, ma la determinazione di leader come Antonio Costa potrebbe rappresentare un passo importante verso una maggiore sovranità informativa in Europa.
