Il clima culturale in Italia ha subito un forte deterioramento, rendendo difficile la pubblicazione di opere critiche nei confronti dell’attuale governo. La scrittrice Giovanna Musilli ha condiviso con l’ANSA un episodio che evidenzia questa situazione, relativo al suo libro intitolato ‘Io non voto Giorgia‘, edito da Graphofeel. L’editrice Laura Pacelli ha ricevuto una telefonata in cui veniva sollecitata a rimuovere il volume dallo stand della fiera “Più Libri Più Liberi“, che si svolge presso la Nuvola di Roma.
Intervento della Regione Lazio
Secondo quanto riportato, un funzionario della Regione Lazio sarebbe intervenuto per far ritirare il libro dallo spazio dedicato alla Regione. Musilli non è certa se l’ordine sia arrivato da un’autorità superiore o se si tratti di un’iniziativa autonoma di un funzionario particolarmente zelante. La scrittrice ha fatto notare che un episodio simile era già accaduto durante la fiera del libro di Torino, dove la presentazione del suo libro era stata bloccata da una telefonata proveniente da un funzionario.
Preoccupazioni sulla libertà culturale
Musilli ha espresso la sua preoccupazione riguardo all’attuale governo, definendolo “autoritario e illiberale“. Secondo la scrittrice, l’esecutivo cerca di controllare non solo la famiglia e le credenze religiose dei cittadini, ma anche le letture consigliate. Ha inoltre sottolineato il potere che il governo esercita sui media, affermando che controlla gran parte delle televisioni e di numerosi giornali. La scrittrice ha avvertito che se il governo dovesse riuscire a sottoporre le università e la magistratura al suo controllo, l’Italia rischierebbe di diventare simile all’Ungheria.
Dichiarazione della Regione Lazio
Due giorni fa, la Regione Lazio ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di essere “impegnata per l’accertamento puntale dei fatti” e ha precisato che l’episodio sarebbe stato causato da un’iniziativa personale di un funzionario, senza alcun coinvolgimento ufficiale da parte della Regione.
