L’inviato presidenziale statunitense, Steve Witkoff, ha fornito indicazioni al consigliere diplomatico del Cremlino, Yuri Ushakov, su come il presidente russo, Vladimir Putin, avrebbe dovuto presentare una proposta di pace per l’Ucraina a Donald Trump. Questa informazione emerge da una conversazione telefonica avvenuta a metà ottobre, la cui trascrizione è stata resa pubblica da Bloomberg. La discussione sembra aver gettato le basi per una proposta in 28 punti, sostenuta da Trump, che è stata interpretata come favorevole a Mosca, in quanto richiedeva all’Ucraina di fare significative concessioni territoriali e di impegnarsi a non aderire alla NATO.
Dettagli della chiamata
Durante la chiamata, Witkoff ha espresso la sua convinzione che la Russia avesse sempre desiderato un accordo di pace, mostrando un “massimo rispetto” per Putin. Ha suggerito a Ushakov che, durante una futura telefonata con Trump riguardante il cessate il fuoco a Gaza, Putin avrebbe dovuto lusingare il presidente statunitense, sottolineando il suo ruolo di “uomo di pace” e manifestando la propria soddisfazione per gli sviluppi in corso. Witkoff ha anche proposto di elaborare un piano di pace in 20 punti per l’Ucraina, simile a quello già attuato per Gaza, invitando Putin a presentarlo a Trump. Ha affermato: “Penso che il presidente mi darà molto margine di manovra e discrezione per arrivare all’accordo”.
Incontro tra Trump e Putin
La telefonata tra Trump e Putin si è svolta il 16 ottobre 2025. Il presidente statunitense ha descritto l’incontro come “molto produttivo”, ponendo interrogativi sulla richiesta di Kiev di missili Tomahawk, proprio un giorno prima dell’arrivo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca. In risposta alla divulgazione della trascrizione, Steven Cheung, direttore della comunicazione della Casa Bianca, ha dichiarato che essa dimostra come Witkoff interagisca quotidianamente con funzionari russi e ucraini per promuovere la pace, evidenziando che questa è la ragione per cui Trump lo ha nominato a tale incarico.
