Il Giappone sta attuando misure concrete per rafforzare la difesa delle isole Nansei, situate a sud-ovest dell’arcipelago giapponese. Questa iniziativa si colloca nell’ambito della revisione dei tre documenti strategici sulla sicurezza nazionale, in risposta all’aumento della presenza cinese nella regione e alle potenziali crisi legate a Taiwan. Il 20 gennaio 2025, il ministro della Difesa Shinjiro Koizumi ha effettuato la sua prima visita ufficiale a Okinawa, dove ha ispezionato diverse basi militari e le strutture della Guardia costiera a Miyakojima e Ishigaki. Il governo di Tokyo ha quindi identificato come prioritaria la necessità di potenziare la prontezza delle Forze di Autodifesa (SDF) per garantire un’evacuazione ordinata dei civili in caso di crisi.
Il dialogo con le autorità locali
Durante l’incontro con il sindaco di Miyakojima, Noboru Kakazu, Koizumi ha sottolineato l’importanza di rafforzare le capacità difensive del Giappone per proteggere le vite e i mezzi di sussistenza dei cittadini. Le isole Nansei, e in particolare Miyakojima, sono considerate strategiche in un possibile scenario di conflitto nella regione. Nella revisione della Strategia nazionale di sicurezza del 2022, il Giappone si è impegnato a garantire strutture adeguate per l’evacuazione dei civili. Già a marzo 2025, il governo aveva delineato un piano per trasferire gli abitanti delle isole Sakishima (parte di Okinawa) verso sette prefetture del Kyushu e di Yamaguchi.
Infrastrutture e preparativi per l’emergenza
Aeroporti come quello di Naha e il porto di Ishigaki sono stati designati come hub operativi per le SDF e la Guardia costiera, utilizzabili anche in tempo di pace. I nuovi accordi per la revisione dei documenti strategici prevedono discussioni sull’ampliamento delle piste aeroportuali, l’espansione delle banchine portuali e la realizzazione di “strutture di evacuazione d’emergenza”. Queste strutture offriranno rifugio temporaneo ai civili in caso di necessità . L’iniziativa rappresenta un’accelerazione della postura difensiva del Giappone, soprattutto in seguito alla recente crisi diplomatica con Pechino. Il paese del Sol Levante sta cercando di integrare la deterrenza militare, sostenuta dall’alleato Washington, che considera l’espansione cinese una minaccia alla sua egemonia nell’Asia-Pacifico.
Investimenti nella difesa e spesa militare
Nell’ambito della sua attuale strategia di difesa, Tokyo prevede di investire circa 10.000 miliardi di yen (circa 61,6 miliardi di euro) all’anno, posizionandosi così come il terzo paese al mondo per spesa militare, subito dopo Stati Uniti e Cina. Questo significativo incremento della spesa militare è indicativo della volontà del Giappone di affrontare le sfide emergenti nella sicurezza regionale e di garantire una risposta efficace alle minacce percepite. La pianificazione e l’implementazione di queste misure di sicurezza evidenziano l’impegno del Giappone nel mantenere una posizione difensiva robusta in un contesto internazionale sempre più complesso.
