Al Maxxi in mostra il nuovo film e le sculture di Rosa Barba

Egidio Luigi

Novembre 25, 2025

Il 26 novembre 2025, il MAXXI di Roma, noto come museo nazionale delle arti del XXI secolo, inaugura la mostra ‘Frame Time Open’, dedicata a Rosa Barba, una delle artiste italiane più celebri e riconosciute a livello internazionale. Questa esposizione, curata da Francesco Stocchi, rappresenta la più ampia retrospettiva mai realizzata in Italia per l’artista e sarà visitabile fino all’8 marzo 2026. Attraverso un percorso che comprende ventiquattro opere significative, Barba presenta oltre vent’anni della sua ricerca artistica, accompagnata da due nuove produzioni create appositamente per il progetto, che verranno svelate in anteprima al MAXXI.

Allestimento e esperienza immersiva

L’allestimento della mostra è stato concepito dall’artista stessa, sfruttando gli spazi sinuosi e complessi della sala a spina progettata da Zaha Hadid. Questo ambiente è arricchito da un gioco di proiezioni, suoni e luci, creando un’esperienza immersiva per i visitatori. Francesco Stocchi, direttore artistico del museo e curatore dell’esposizione, ha descritto le opere come una sorta di pentagramma che interagisce con il pubblico, trasformando il museo in un paesaggio dinamico dove cinema, scultura e luce si fondono per ridefinire la percezione del tempo.

Il film ‘Myth and Mercury’

Tra le opere esposte troviamo il nuovo film ‘Myth and Mercury’, realizzato in pellicola 35 mm e co-commissionato dal MAXXI in collaborazione con il Centro de Arte Moderna Gulbenkian. Questa pellicola è stata girata in diverse località del Mediteraneo e inizia il suo viaggio dalla biblioteca Gramsci di Palermo, seguendo una processione di pescatori. Il film esplora temi come la trasformazione dell’agricoltura, la migrazione e il panorama politico del Mediteraneo nel corso dei secoli, ponendo interrogativi su come comprendere queste interconnessioni e il loro significato in evoluzione per il futuro.

Dettagli sul film e simbolismo del Mediterraneo

Rosa Barba, presente alla conferenza stampa, ha condiviso dettagli sul film, che include anche estratti della vita di Antonio Gramsci durante la sua detenzione. L’artista ha sottolineato come, nonostante il ritmo lento della narrazione, le storie raccontate racchiudano un vasto universo di anime, miti e realtà quotidiane. Il Mediteraneo viene presentato come un simbolo di trasformazione e resistenza, con le sue energie, visibili e invisibili, che si intrecciano attraverso miti e rituali.

Riflessioni sull’energia collettiva

Barba ha espresso il suo orgoglio di essere italiana, evidenziando le recenti manifestazioni di solidarietà che hanno avuto luogo nel paese per sostenere la pace a Gaza. Ha descritto l’energia collettiva di una comunità e la sfida di rimanere aperti e leggeri, pur affrontando la complessità del mondo attuale.

Focus su Elisabetta Catalano

In concomitanza con la mostra di Rosa Barba, il MAXXI dedica un focus a Elisabetta Catalano, con l’esposizione di sedici ritratti provenienti dal suo archivio. Queste fotografie, tra scatti ufficiali e provini, celebrano il lavoro della fotografa a dieci anni dalla sua scomparsa e offrono uno sguardo ravvicinato sulla sua meticolosa arte, che ha contribuito a creare immagini iconiche nel panorama artistico italiano.

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