Il presidente della Cina, Xi Jinping, ha sottolineato l’importanza del ritorno di Taiwan sotto il controllo cinese, definendolo “un elemento chiave dell’ordine internazionale del secondo dopoguerra”. Questa dichiarazione è stata fatta durante una conversazione telefonica con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il 24 novembre 2025. La posizione di Pechino sulla questione di Taiwan è stata chiarita in modo netto, evidenziando il desiderio della Cina di riaffermare la sua sovranità su quest’isola.
Le dichiarazioni di Xi Jinping
Durante la telefonata, Xi Jinping ha ricordato che Cina e Stati Uniti hanno collaborato in passato, combattendo insieme contro il fascismo e il militarismo durante la Seconda guerra mondiale. Secondo il presidente cinese, i due paesi dovrebbero ora unire le forze per proteggere i risultati ottenuti con quella vittoria storica. La questione di Taiwan rimane una delle più delicate nelle relazioni tra i due giganti, e Xi ha ribadito che la posizione della Cina è di fondamentale importanza per la stabilità dell’ordine mondiale.
Il leader cinese ha espresso la convinzione che il rafforzamento della sovranità cinese su Taiwan non solo è un obiettivo nazionale, ma anche un passo necessario per garantire un equilibrio globale. La Cina considera Taiwan parte integrante del suo territorio e ha sempre respinto le richieste di indipendenza dell’isola. Xi ha quindi invitato gli Stati Uniti a rispettare la posizione della Cina e a non interferire nelle questioni interne.
Le reazioni internazionali
Le dichiarazioni di Xi Jinping hanno suscitato reazioni diverse a livello internazionale. Mentre la Cina ha accolto con favore il sostegno degli alleati, molti paesi occidentali hanno espresso preoccupazione per le conseguenze di un eventuale conflitto su Taiwan. Le tensioni tra Cina e Stati Uniti sono aumentate negli ultimi anni, e la questione di Taiwan è diventata un punto focale delle relazioni bilaterali.
Gli esperti di politica internazionale avvertono che un’escalation della situazione potrebbe portare a conflitti regionali, con ripercussioni su scala globale. Le manovre militari cinesi nelle acque circostanti Taiwan e le esercitazioni statunitensi nella regione hanno alimentato ulteriormente le preoccupazioni. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, poiché una crisi a Taiwan potrebbe influenzare non solo la stabilità dell’Asia orientale, ma anche gli equilibri geopolitici mondiali.
Il dialogo tra Pechino e Washington è quindi cruciale per evitare malintesi e tensioni che potrebbero sfociare in conflitti aperti. La questione di Taiwan rimane al centro delle discussioni diplomatiche e delle strategie di sicurezza, con entrambe le parti che cercano di navigare in un mare di sfide e opportunità.
