Venezuela: gli Stati Uniti etichettano il Cartel de los Soles come terrorista

Marianna Perrone

Novembre 24, 2025

Il 24 novembre 2025, a Caracas, il governo degli Stati Uniti ha ufficialmente designato il presidente venezuelano Nicolás Maduro e alcuni membri di spicco della sua amministrazione come parte del Cartello dei Soli, un’organizzazione etichettata come terroristica a livello internazionale. Questa mossa, secondo esperti di politica internazionale, apre la strada a nuove sanzioni contro il regime di Maduro, già oggetto di misure punitive in precedenza.

Le dichiarazioni ufficiali di Washington

Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha dichiarato che il Cartello dei Soli è responsabile di atti di violenza terroristica che si estendono a tutto l’emisfero. Rubio ha sottolineato il ruolo di Maduro come leader di questo gruppo criminale, evidenziando la gravità della situazione e la necessità di una risposta decisa da parte della comunità internazionale. La decisione di includere Maduro nella lista nera del Dipartimento di Stato è vista come un passo strategico per aumentare la pressione economica e diplomatica sul governo venezuelano.

Analisti politici ritengono che questa azione possa portare a un ulteriore inasprimento delle relazioni tra Venezuela e Stati Uniti, già tese da anni. Le sanzioni precedenti avevano già avuto un impatto significativo sull’economia venezuelana, e l’aggiunta di nuove misure potrebbe aggravare ulteriormente la crisi economica e sociale che il Paese sta affrontando.

La reazione del governo venezuelano

In risposta alle accuse, il regime di Maduro ha categoricamente negato qualsiasi legame con il narcotraffico e ha descritto le affermazioni statunitensi come infondate. Le autorità venezuelane sostengono che non esistono prove concrete a sostegno delle affermazioni di Washington. Maduro ha spesso accusato gli Stati Uniti di interferire negli affari interni del Venezuela, sostenendo che le sanzioni sono un tentativo di destabilizzare il governo e minare la sovranità nazionale.

Questa situazione si inserisce in un contesto più ampio di tensioni geopolitiche, dove il Venezuela ha cercato di rafforzare le proprie alleanze con paesi come Russia e Cina, in risposta alle pressioni occidentali. La posizione del governo venezuelano è quella di resistere a qualsiasi forma di ingerenza esterna, mentre continua a cercare di mantenere il controllo sulla situazione interna.

Le implicazioni future

L’inclusione di Maduro e dei suoi collaboratori nella lista del Cartello dei Soli potrebbe avere conseguenze significative non solo per il Venezuela, ma anche per l’intera regione. Gli esperti avvertono che un inasprimento delle sanzioni potrebbe spingere il governo venezuelano a cercare ulteriori alleanze con attori internazionali non allineati con gli Stati Uniti, potenzialmente destabilizzando ulteriormente la regione.

Inoltre, le sanzioni potrebbero avere un impatto diretto sulla popolazione venezuelana, già provata da anni di crisi economica e sociale. Aumentare le restrizioni economiche potrebbe portare a una maggiore sofferenza tra i cittadini, alimentando ulteriormente il malcontento e le tensioni interne.

La situazione rimane in evoluzione, con la comunità internazionale che osserva attentamente gli sviluppi futuri e le reazioni del governo di Caracas.

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