Rapine domestiche a Roma: il gip parla di ‘attività delinquenziale sistematica’

Egidio Luigi

Novembre 24, 2025

Il giudice per le indagini preliminari di Roma ha emesso un’ordinanza che evidenzia un quadro allarmante riguardo a un gruppo di individui legati al campo nomadi di via dei Gordiani. Secondo quanto riportato nel documento, i fatti contestati non sono sporadici, ma piuttosto indicativi di una spiccata capacità delinquenziale. L’ordinanza ha portato all’emissione di 18 misure cautelari nei confronti di persone accusate di aver perpetrato almeno 46 episodi di furti e rapine in abitazioni nella capitale, con accuse aggiuntive di sequestro di persona, ricettazione, danneggiamento e incendio.

Operazione dei carabinieri

L’operazione è stata condotta dai Carabinieri, sotto la direzione del procuratore aggiunto Giovanni Conzo. Il provvedimento, che si estende su oltre 200 pagine, mette in luce l’organizzazione del gruppo, che ha dimostrato di utilizzare telefoni cellulari intestati a soggetti inesistenti. Questa struttura criminale si basa su forti legami familiari e su una rete estesa di conoscenze nel contesto della criminalità.

Capacità di riorganizzazione

Un aspetto preoccupante emerso dall’indagine è la capacità del gruppo di riorganizzarsi, reclutando nuovi membri e formando nuove “batterie” e sottogruppi. Ciò solleva timori circa la possibilità che gli indagati possano ricorrere a violenza e minacce per intimidire le vittime e i potenziali testimoni, cercando di indurli a ritirare le denunce.

Contesto di criminalità organizzata

L’analisi degli episodi investigati rivela un contesto di criminalità organizzata, caratterizzato da una particolare attitudine a delinquere e da un’abitualità nella commissione di reati. Questa situazione rende concreto il rischio di reiterazione delle condotte criminose, evidenziando la necessità di un intervento deciso da parte delle autorità competenti.

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