C’è un momento dell’anno in cui le prime nevicate ricoprono le montagne, i comignoli dei rifugi iniziano a fumare e i cannoni sparaneve rombano nelle notti fredde. Gli sciatori, in attesa dell’inizio della stagione, controllano i bollettini come marinai in cerca del vento ideale. Questo periodo segna l’attesa della stagione sciistica, un evento collettivo che tradizionalmente coincide con il ponte dell’Immacolata. Tuttavia, nel 2025, grazie a una nevicata anticipata, alcuni comprensori hanno già dato il via all’apertura delle piste.
Stagione sciistica: Trentino-alto adige, epicentro delle dolomiti
Il primo segnale di partenza arriva dalle Dolomiti. Sul ghiacciaio Presena, al Tonale, gli impianti di risalita iniziano a funzionare già dal 22 novembre, come un annuncio dell’inverno imminente. Madonna di Campiglio, con la sua eleganza, si prepara ad aprire le piste tra il 22 e il 29 novembre. Cortina d’Ampezzo, simbolo di lusso, attende il 29 novembre per accogliere sciatori e turisti fino a maggio. Questo crescendo culmina con il circuito Dolomiti Superski, che vede dodici comprensori aprire quasi simultaneamente, trasformando il ponte dell’Immacolata in una vera e propria sinfonia di neve.
Valle d’aosta: un’apertura anticipata
Nella parte nord-ovest d’Italia, la Valle d’Aosta si distingue per la sua apertura anticipata. Cervinia ha già avviato la stagione a ottobre, sfruttando la sua altitudine e il collegamento con Zermatt. Courmayeur e Monterosa Ski, un marchio che unisce Ayas, Gressoney e Valsesia, si preparano ad aprire il 29 novembre, con una stagione che si estende fino ad aprile. Le abbondanti nevicate e le strategie diverse stanno ridisegnando il calendario delle aperture delle piste italiane.
Lombardia e piemonte: ritmi diversi tra pianura e montagna
In Lombardia, Livigno, conosciuta come il “piccolo Tibet”, aprirà le sue piste il 29 novembre. Bormio seguirà il 5 dicembre, mentre Piani di Bobbio, situata vicino a Milano, si prepara per il 6 dicembre, diventando così una meta accessibile per chi desidera fuggire dalla città. In Piemont, le aperture sono più dilatate: Limone aprirà il 5 dicembre, Bardonecchia e Vialattea il 6, mentre San Domenico di Varzo dovrà attendere fino al 26 dicembre.
L’appennino sorprende con aperture anticipate
Nel centro Italia, Frontignano e Bolognola, località marchigiane, hanno deciso di aprire le loro piste il 23 novembre, approfittando delle nevicate abbondanti. Questo gesto rappresenta una sfida, dimostrando che anche l’Appennino può anticipare la stagione. In Abruzzo, Roccaraso e Passo Lanciano puntano all’apertura il 6 dicembre, mentre Campo Felice e Cappadocia attendono il 20. In Toscana, Abetone si prepara per il 6 dicembre, mentre Monte Amiata e Careggine slittano a fine mese. L’Emilia-Romagna distribuirà le aperture tra il 6 e il 20 dicembre, con Cimone e Corno alle Scale come protagonisti.
Il sud sorprende con riaperture storiche
Una delle sorprese più significative arriva dal Sud: in Campania, il comprensorio di Laceno, chiuso dal 2017, riaprirà il 13 dicembre, segnando un evento di rinascita per la località. Anche in Calabria, Camigliatello Silano si prepara ad accogliere gli sciatori intorno al 28 dicembre. Nel Lazio, Campo Staffi anticipa l’apertura al 6 dicembre, mentre Terminillo e Monte Livata attenderanno il 27. Qui, la neve è un evento raro, ma proprio per questo ancor più prezioso.
Guida all’organizzazione per la stagione sciistica
Mentre gli appassionati di sci preparano la loro attrezzatura, ci sono alcune azioni da intraprendere per essere pronti. È fondamentale controllare i siti ufficiali dei comprensori, poiché le date di apertura possono variare a causa delle condizioni meteorologiche. Prenotare in anticipo è consigliato, in particolare per i weekend di apertura, come quello dell’Immacolata, per evitare lunghe attese e rincari. Verificare gli orari degli impianti è altrettanto importante, poiché molte località aprono alle 8:30 e chiudono alle 16:30, ma ci sono eccezioni. Effettuare un controllo dell’attrezzatura, come sci e snowboard, è essenziale per garantire una buona esperienza sulle piste. Infine, è importante ricordare che molte strade alpine richiedono gomme invernali o catene già da novembre.
