In Groenlandia, un episodio controverso ha suscitato indignazione e preoccupazione tra le famiglie inuit. Fino a maggio 2025, i servizi sociali di Copenaghen hanno applicato un test di competenza genitoriale che ha sollevato interrogativi sul rispetto delle diverse culture. Domande apparentemente bizzarre come “Chi è Madre Teresa?” o “Quanto tempo impiegano i raggi del sole a raggiungere la Terra?” venivano rivolte ai neogenitori inuit, i quali, incapaci di rispondere correttamente secondo gli standard danesi, si trovavano a rischio di perdere la custodia dei propri figli.
Il test di competenza genitoriale
Il test, considerato culturalmente inadeguato, è stato finalmente vietato nel maggio 2025, ma le conseguenze di questa pratica continuano a farsi sentire. Nonostante la sua abolizione, i neonati provenienti da famiglie inuit vulnerabili continuano a essere sottratti ai genitori. Questo metodo di valutazione, sostenuto da alcuni come un modo per ottenere una visione più obiettiva rispetto alle relazioni degli assistenti sociali, è stato criticato per la sua inadeguatezza nel tenere conto delle differenze culturali. La lingua e le tradizioni danesi non rispecchiano le realtà della comunità inuit, rendendo così il test inadeguato per valutare la vera capacità genitoriale.
Le testimonianze delle famiglie inuit
Ivana, una madre inuit, ha condiviso la sua drammatica esperienza: la sua bambina è stata affidata a un’altra famiglia solo sessanta minuti dopo la nascita. Questa situazione ha suscitato un forte senso di ingiustizia tra i genitori inuit, i quali si sentono spesso inadeguati e discriminati. Le risposte ricevute dai funzionari, come “vogliamo vedere se sei abbastanza civile” o “se riesci a comportarti come un essere umano”, hanno ulteriormente alimentato il risentimento nei confronti di un sistema che sembra ignorare e svalutare la cultura locale.
Le ripercussioni culturali e sociali
La questione della custodia dei minori in Groenlandia non è solo una questione legale, ma tocca profondamente le radici culturali e identitarie della popolazione inuit. La percezione di essere giudicati secondo parametri estranei alla loro cultura ha generato un clima di sfiducia nei confronti delle istituzioni. Le famiglie inuit si trovano a dover affrontare non solo la perdita dei propri figli, ma anche la minaccia alla loro identità culturale. L’adozione di pratiche che non considerano le specificità culturali dei popoli indigeni non solo mette a rischio i legami familiari ma mina anche la coesione sociale della comunità inuit.
La situazione attuale in Groenlandia richiede un’attenzione urgente e una riflessione profonda su come le politiche sociali possano rispettare e integrare le diverse culture, garantendo così il benessere delle famiglie inuit senza compromettere la loro identità.
