Dai binari alle redazioni: venerdì prossimo si preannuncia complesso per i lavoratori

Marianna Perrone

Novembre 24, 2025

Una vasta e potente ondata di dissenso si prepara a colpire l’Italia il 28 novembre 2025. Venerdì prossimo, infatti, nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti e nelle metropolitane, i tabelloni informativi mostreranno esclusivamente gli orari di treni, voli e mezzi pubblici annullati. Anche gli uffici pubblici rimarranno chiusi e, per la prima volta, si fermeranno anche le redazioni dei giornali. Il 28 novembre, pertanto, non sarà un giorno come gli altri: una serie di scioperi generali nazionali si appresta a paralizzare ampie aree della vita quotidiana italiana. L’intero Paese si trasformerà in una scacchiera, con il tempo di viaggio e di lavoro temporaneamente sospeso. Quali sono, dunque, le motivazioni alla base di questa massiccia mobilitazione? E come influenzerà le nostre giornate?

Sciopero generale: motivazioni della protesta

Questa giornata di mobilitazione non rappresenta un semplice sciopero di categoria, ma una forte critica collettiva alle scelte economiche del Governo. Le otto proclamazioni di sciopero, registrate presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), puntano il dito contro la Legge di Bilancio 2026. I sindacati che promuovono l’iniziativa hanno utilizzato un’immagine forte, definendola una “finanziaria di guerra”. Questo termine, provocatorio, intende evidenziare un presunto squilibrio nelle risorse, con un supporto insufficiente per i lavoratori e per i servizi essenziali.

Mezzi di trasporto e mobilità: ripercussioni sui viaggi

Il settore dei trasporti rappresenta storicamente il fronte più critico, dove l’impatto delle proteste è immediato. Entrando nel dettaglio, per quanto riguarda i treni, è prevista una sospensione delle attività per 24 ore, a partire dalle 21:00 di giovedì 27 novembre fino alle 21:00 di venerdì 28. Ciò significa che i disagi inizieranno già dalla sera precedente. La protesta coinvolgerà sia le ferrovie statali, come Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana, sia operatori privati come Italo e i servizi regionali, come Trenord. Gli utenti che intendono viaggiare dovranno affrontare il rischio concreto di vedere il proprio treno cancellato. È importante notare che, per legge, Trenitalia e le altre compagnie sono obbligate a garantire i servizi minimi essenziali. Pertanto, è fondamentale consultare i loro siti ufficiali per visualizzare la lista dei treni garantiti che non verranno soppressi.

Trasporto aereo: finestre di volo garantite

Nel settore aereo, le regole sono più rigide e stabilite dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC). Nonostante la partecipazione del personale di volo e degli addetti all’handling, l’assistenza a terra, la mobilitazione prevede delle “finestre di salvataggio”: le fasce protette, durante le quali i voli sono garantiti solo dalle 7:00 alle 10:00 e dalle 18:00 alle 21:00, in particolare per i collegamenti con le isole e i voli intercontinentali. Al di fuori di queste fasce, si prevede un notevole caos, con particolare criticità attesa nello scalo di Milano Malpensa.

Trasporto locale e autostrade: un quadro complesso

Il Trasporto Pubblico Locale si fermerà per l’intera giornata, ma le modalità variano a seconda della città e dell’azienda. Coloro che si spostano in auto dovranno affrontare l’adesione del personale delle autostrade, con agitazioni che, per alcune sigle sindacali, si protrarranno fino alle 22:00 di venerdì sera.

Il settore della stampa: una mobilitazione simbolica

Un aspetto particolarmente significativo dello sciopero riguarda i giornalisti. L’astensione dal lavoro, proclamata dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana, va ben oltre la singola giornata: si tratta di un grido d’allarme per la dignità professionale. La causa principale è il mancato rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro Giornalistico, scaduto nel 2016. Otto anni senza un aggiornamento contrattuale rappresentano, in un settore in continua evoluzione, un vero e proprio blocco evolutivo. Le tutele sindacali dei giornalisti sono essenziali per garantire un’informazione libera e autorevole. Le richieste sono chiare: un riconoscimento economico e normativo per i dipendenti, in particolare per i freelance, e regole chiare per l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nelle redazioni.

Sciopero generale: una resistenza collettiva pacifica

La vera forza di uno sciopero generale non risiede nell’allungare il weekend, ma nella sua capacità di attirare l’attenzione. Le sigle sindacali coinvolte, un’ampia galassia, utilizzano il blocco non solo come leva economica, ma anche come strumento di narrazione. In un’epoca in cui si è ossessionati dalla produttività, lo sciopero rappresenta un atto di resistenza collettiva. Mettendo in pausa treni, aerei, uffici e persino le notizie, i lavoratori chiedono che il Paese si fermi e rifletta sul costo umano delle scelte politiche.

Quando il silenzio invita alla riflessione

Pertanto, gli scioperi dei lavoratori, inclusa la mobilitazione del 28 novembre, non devono essere considerati solo come inconvenienti logistici, ma come una pausa forzata che ci invita a riflettere sul valore del lavoro. Il silenzio generato dall’assenza dei mezzi di trasporto nelle città fungerà da sfondo alle rivendicazioni. In vista di venerdì, l’unica strategia vincente è la prevenzione e l’informazione. Chiunque debba spostarsi farà bene a consultare per tempo i canali ufficiali delle compagnie di trasporto, pianificando con attenzione i propri spostamenti.

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