Gaza, la tregua in crisi: 21 vittime a causa dei raid israeliani, Usa supportano l’Idf

Marianna Perrone

Novembre 23, 2025

Domenica 23 novembre 2025, la situazione nella Striscia di Gaza si complica ulteriormente dopo l’accusa da parte di Israele di violazione del cessate il fuoco. Gli attacchi aerei israeliani hanno colpito diverse aree della Striscia, provocando la morte di almeno 21 persone e ferendo molte altre, secondo fonti palestinesi. La tensione cresce mentre Hamas respinge le accuse, sostenendo che le operazioni militari israeliane costituiscono una violazione degli accordi di tregua.

Le tensioni in aumento a Gaza

La tregua, promossa dagli Stati Uniti, sembra vacillare a causa di una serie di bombardamenti condotti dall’aviazione israeliana. Le fonti locali riportano che i raid hanno causato un numero significativo di vittime, con Hamas che accusa Israele di essere il vero trasgressore. Secondo il governo di Tel Aviv, i miliziani di Hamas avrebbero aperto il fuoco oltre la Linea Gialla, la demarcazione che segna il confine del territorio controllato dalle forze di difesa israeliane (IDF). La milizia islamica ha chiesto l’intervento dei mediatori internazionali per fermare quelli che considera attacchi ingiustificati.

Un alto funzionario americano, citato da Channel 12, ha affermato che gli Stati Uniti avrebbero dato il loro assenso alla risposta israeliana in caso di presunti attacchi da parte di Hamas. La situazione rimane tesa, con il futuro di molti miliziani intrappolati nei tunnel di Rafah che continua ad influenzare le dinamiche del conflitto.

Attentato a Gush Etzion

Un altro episodio di violenza ha avuto luogo a Gush Etzion, dove l’esercito israeliano è intervenuto dopo un attentato. Le autorità locali hanno confermato che l’attacco ha generato un clima di paura tra la popolazione. Le forze di sicurezza israeliane stanno intensificando le operazioni nella zona per prevenire ulteriori attacchi e garantire la sicurezza dei cittadini.

Le operazioni militari sono state accompagnate da un incremento della sorveglianza e dei controlli nei punti di accesso alle aree vulnerabili. Questa strategia mira a ridurre il rischio di attacchi terroristici, ma ha sollevato preoccupazioni tra i residenti riguardo alle restrizioni e alle misure di sicurezza sempre più invasive.

Mentre il conflitto continua a evolversi, la comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi. Le speranze di una risoluzione pacifica sembrano allontanarsi, mentre le tensioni tra le fazioni coinvolte rimangono elevate e il rischio di escalation è concreto. La situazione a Gaza e nei territori circostanti è un riflesso di un conflitto che dura da decenni, con conseguenze devastanti per la popolazione civile.

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