L’inaugurazione del nuovo museo egizio al Cairo non ha diminuito l’appeal del celebre museo neoclassico situato in piazza Tahrir. Quest’ultimo continua a rappresentare un punto di riferimento per turisti e appassionati, grazie alla sua collezione di tesori inestimabili e recenti scoperte archeologiche. Oltre a questo, il museo ospita anche mostre temporanee che promuovono il dialogo interculturale e la fusione tra passato e presente.
In questo contesto si inserisce la mostra “Formed by dialogue – Sotto lo stesso cielo”, che presenta l’opera dell’architetta e artista italiana Giulia Tubelli. La Tubelli ha scelto il Cairo come uno dei suoi luoghi del cuore, fondendo innovazione e tradizione attraverso un profondo rispetto per l’artigianato egiziano. La mostra si propone di esplorare le connessioni tra Italia ed Egitto, utilizzando come scenario le storiche sfingi che circondano il museo.
Opere in mostra
Nell’ambito di “Sotto lo stesso cielo”, Giulia Tubelli ha esposto due creazioni di design che riflettono il suo approccio unico. La prima è una sedia che trae ispirazione dai troni dei faraoni, caratterizzata da una struttura in legno rivestita di ottone sbalzato. Questo materiale è lavorato con la stessa tecnica utilizzata per le porte delle moschee, e presenta simboli reinterpretati in modo originale. La seconda opera è un arazzo che si ispira alle divinità egizie, collocato all’ingresso delle piramidi e alle facciate del Cairo. Questo pezzo è realizzato con un innovativo materiale fornito dall’azienda marchigiana i-Mesh, noto per la sua durabilità nel tempo.
L’installazione di Tubelli richiama il rituale egizio della misurazione, in particolare il gesto della dea Seshat, che tracciava il perimetro sacro degli edifici. I fili tesi dell’arazzo simboleggiano la sacralità e la precisione della costruzione, creando un legame profondo tra architettura e arte.
Un dialogo tra culture
La mostra, curata da Nadine Abdel Ghaffar, si inserisce in un contesto di rinascita per il museo egizio, che continua ad attrarre visitatori nonostante l’apertura del parco tematico Disneyland a Giza. Questo evento richiama alla mente lo spirito dell’Esposizione Internazionale di Arti Decorative e Industriali Moderne del 1925, un momento chiave nella storia dell’arte e del design.
“Formed by dialogue” presenta un’ampia selezione di opere di artisti e designer provenienti da tutto il mondo, comprendente sculture, mobili, tessuti e gioielli. Tra i partecipanti figurano nomi noti come India Mahdavi, Charlotte Colbert, Fernanda Alvarez e Omar Chakil. Ogni opera riflette il dialogo tra il passato e il presente, creando un ponte tra diverse tradizioni artistiche.
Ghaffar, fondatrice di Art D’Égypte, sottolinea l’importanza di questi scambi culturali. “Con l’ascesa e il declino delle civiltà , arte, design e artigianato hanno formato un linguaggio universale, plasmando il nostro patrimonio umano comune“, afferma. La mostra rappresenta quindi una celebrazione di queste interazioni, evidenziando come l’innovazione emerga dall’incontro di tecniche e filosofie diverse, un chiaro testamento del potere della creatività di unire le persone attraverso la bellezza e il significato condiviso.
