La delegazione ucraina ha avviato un’importante serie di colloqui a Ginevra, il 23 novembre 2025, per discutere il piano di pace proposto dall’ex presidente statunitense Donald Trump, mirato a porre fine al conflitto in corso con la Russia. L’incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti di Francia, Germania e Regno Unito, come annunciato dal negoziatore capo ucraino, Andriy Yermak.
Il colloquio con i leader europei
Andriy Yermak ha rivelato tramite un messaggio su Telegram di aver avuto un primo incontro proficuo con i consiglieri per la sicurezza nazionale dei tre paesi europei. Durante questo incontro, sono stati discussi dettagli cruciali riguardanti le misure necessarie per facilitare una risoluzione pacifica del conflitto. Yermak ha sottolineato l’importanza di un’alleanza forte e coesa tra le nazioni europee nel sostenere l’Ucraina in questo momento critico. La delegazione ucraina ha espresso la propria gratitudine per il supporto ricevuto e ha evidenziato la necessità di un’azione congiunta per affrontare le sfide attuali.
Prossimi passi verso un accordo di pace
Yermak ha anche confermato che il prossimo incontro si svolgerà con i rappresentanti statunitensi, un passo fondamentale per garantire un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti nel processo di pace. Questo incontro rappresenta un’opportunità per l’Ucraina di presentare le proprie esigenze e aspettative rispetto al piano di Trump, il quale prevede un approccio innovativo per risolvere le tensioni tra Kiev e Mosca. La partecipazione degli Stati Uniti è vista come cruciale per la riuscita di qualsiasi iniziativa diplomatica, data la loro influenza e il loro ruolo di mediatori nel conflitto.
Le reazioni internazionali
La comunità internazionale sta seguendo con attenzione gli sviluppi di questi colloqui. Le reazioni sono state varie, con alcuni paesi che hanno espresso ottimismo riguardo alla possibilità di una pace duratura, mentre altri rimangono scettici sulla reale volontà di Mosca di impegnarsi in un dialogo costruttivo. Le dichiarazioni di Yermak e il coinvolgimento attivo di leader europei e statunitensi sono visti come segnali positivi, ma la strada verso un accordo definitivo è ancora lunga e piena di ostacoli.
La situazione in Ucraina continua a richiedere un monitoraggio attento e una risposta coordinata da parte della comunità internazionale, affinché si possa giungere a una risoluzione che garantisca stabilità e sicurezza nella regione.
