Il 21 novembre 2025, a Washington, si è svolto un incontro storico tra il sindaco di New York, Zohran Mamdani, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Questo faccia a faccia segna un momento significativo, poiché è la prima volta nella storia recente che un sindaco di New York ha l’opportunità di dialogare direttamente con il presidente. Mamdani, a soli 34 anni, è il primo sindaco musulmano e millenial della Grande Mela, e il suo incontro con Trump ha suscitato grande interesse, dato il contrasto tra le loro ideologie politiche.
Durante l’incontro, Trump ha espresso fiducia nelle capacità di Mamdani, dichiarando: “Sarà un grande sindaco”. Nonostante le differenze ideologiche, il presidente ha promesso di supportare il sindaco nella realizzazione dei suoi progetti per New York. Mamdani ha descritto l’incontro come “molto produttivo”, evidenziando che entrambi condividono obiettivi comuni, come la riduzione del costo della vita e la costruzione di nuove abitazioni, elementi centrali della sua campagna elettorale.
Un cambio di tono tra i due leader
Negli scorsi mesi, le relazioni tra Mamdani e Trump erano state caratterizzate da toni aspri e critiche reciproche. Tuttavia, l’incontro ha segnato un cambiamento significativo, con Trump che ha abbandonato l’uso di termini come “comunista” per riferirsi al sindaco. Durante la conversazione, il presidente ha persino riconosciuto che alcune idee di Mamdani sono simili alle sue, suggerendo una potenziale collaborazione per il bene della città.
La necessità di mantenere buoni rapporti con il sindaco di New York è cruciale per Trump, considerando i suoi interessi economici nella città. D’altra parte, Mamdani ha tutto da guadagnare da un rapporto pacifico con Washington, specialmente in vista del suo insediamento ufficiale previsto per il primo gennaio 2026. L’incontro si è svolto in un clima di cordialità, con entrambi i leader che sembravano trovare un terreno comune.
Preparazione e supporto politico
Per prepararsi all’incontro con Trump, Mamdani ha consultato figure di spicco del Partito Democratico, inclusi la governatrice di New York, Kathy Hochul, e il leader della minoranza alla Camera, Hakeem Jeffries. Accanto a lui nello Studio Ovale c’erano anche giovani consiglieri, come Elle Bisgaard-Church e Morris Katz, la cui età media è sotto i 30 anni, riflettendo la nuova generazione di politici che Mamdani rappresenta.
Quando gli è stato chiesto se si sentisse già il leader del Partito Democratico, Mamdani ha risposto con astuzia, affermando di essere focalizzato esclusivamente sul suo ruolo di sindaco di New York. Questo approccio pragmatico evidenzia la sua intenzione di concentrarsi sulle sfide locali, piuttosto che sulle dinamiche politiche nazionali.
Le dichiarazioni di Trump e le polemiche politiche
Dopo l’incontro, Trump ha continuato a esprimere le sue opinioni su questioni politiche controverse. In particolare, ha criticato sei parlamentari democratici che, in un video, hanno invitato i militari a rifiutare ordini che considerano illegali. In un’intervista rilasciata a Fox News, Trump ha affermato di non minacciare di morte i parlamentari, ma ha avvertito che il loro comportamento potrebbe comportare gravi conseguenze.
Il presidente ha inoltre sottolineato che, in passato, tali azioni avrebbero potuto portare a punizioni severe. Le sue dichiarazioni hanno suscitato indignazione tra i membri dell’opposizione, evidenziando la continua tensione politica negli Stati Uniti. Mentre Mamdani cerca di costruire un ponte con l’amministrazione Trump, il clima politico rimane teso e complesso, con sfide significative all’orizzonte.
