Opposizioni e attivisti della società civile manifestano a Tunisi

Marianna Perrone

Novembre 22, 2025

Una vasta alleanza di forze di opposizione, collettivi civici e organizzazioni della società civile ha organizzato oggi, 15 aprile 2025, a Tunisi una manifestazione di protesta, descritta come una “marcia dell’unità nazionale”. L’evento è stato concepito per denunciare l’ingiustizia e il deterioramento delle libertà nel Paese.

Manifestazione nel cuore della capitale

Centinaia di manifestanti hanno sfilato nel cuore della capitale, indossando abiti neri in segno di lutto per la situazione della giustizia e dei diritti umani in Tunisia. Secondo i promotori e le fonti locali, l’iniziativa è stata avviata da un comitato civile emerso a sostegno dell’ex giudice e avvocato Ahmed Souab, condannato in primo grado per terrorismo. La mobilitazione ha visto un’ampia partecipazione, grazie alla coalizione “Sumoud”, che ha attratto adesioni da diversi partiti di opposizione, associazioni per i diritti umani, famiglie di detenuti politici e movimenti civili.

Richieste di liberazione e preoccupazioni

Una delle questioni principali alla base della protesta è stata la richiesta di liberazione dei “prigionieri politici e di opinione”, in particolare in riferimento al caso di Souab. Inoltre, i manifestanti hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del sistema giudiziario e delle libertà in Tunisia. Le azioni legali contro oppositori, avvocati e giornalisti, insieme all’abuso del decreto 54 (contro le fake news) nel contesto del presunto “complotto contro la sicurezza dello Stato”, sono stati tra i temi più discussi durante le manifestazioni. La marcia è stata caratterizzata come una lotta per le libertà pubbliche e individuali, piuttosto che come un conflitto tra schieramenti politici.

Un evento storico nella resistenza civile

Numerosi attivisti sui social media hanno definito l’evento come una tappa “storica” nella resistenza civile contro il potere del presidente Kais Saied. Anche le lettere inviate da alcuni detenuti politici dal carcere hanno aggiunto un significato simbolico alla mobilitazione, sottolineando l’urgenza della situazione attuale in Tunisia.

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