Settantamila partecipanti hanno preso parte al corteo nazionale transfemminista organizzato da Non una di Meno, svoltosi a Roma il 2 maggio 2025. La manifestazione, caratterizzata da fumogeni fucsia e un’atmosfera di determinazione, ha avuto come obiettivo principale quello di esprimere un forte rifiuto alla violenza di genere e al patriarcato. Lo slogan “Sabotiamo guerre e patriarcato” ha accompagnato i manifestanti lungo il percorso, partito da piazza della Repubblica e giunto fino a San Giovanni. Nel contesto di un dibattito politico acceso, le parole del ministro Nordio e della ministra Roccella hanno suscitato reazioni contrastanti tra i partecipanti.
Momenti simbolici e atti di protesta
Durante il corteo, uno dei momenti più toccanti si è vissuto in via Merulana, dove i manifestanti hanno osservato un minuto di silenzio, illuminato solo dalle candele accese in memoria delle vittime di femminicidio. In un gesto di protesta, alcuni partecipanti hanno bruciato cartelli dell’associazione Pro Vita e Famiglia, evidenziando il forte dissenso verso le posizioni antiabortiste. L’interpretazione della canzone “La voglia, la pazzia” di Ornella Vanoni ha aggiunto un ulteriore strato emotivo alla manifestazione, sottolineando l’importanza della cultura e della solidarietà tra le donne.
Reazioni politiche e culturali
Le dichiarazioni del ministro Nordio, secondo cui “nel codice genetico dell’uomo c’è una resistenza alla parità dei sessi“, hanno riacceso il dibattito pubblico. In risposta, molti volti noti del mondo dello spettacolo hanno espresso il loro disappunto. La regista Paola Cortellesi ha parlato di “sconforto” e della necessità di un cambiamento sociale, mentre l’attrice Anna Foglietta ha criticato le affermazioni del governo, affermando che “la violenza va affrontata senza bandiere“. La manifestazione si è conclusa con cori e musica, portando alla luce la denuncia di 78 femminicidi dall’inizio dell’anno, con l’associazione che ha richiesto interventi strutturali piuttosto che slogan vuoti: “La violenza patriarcale non è emergenza. È sistema”.
Eventi paralleli e iniziative future
Mentre il corteo si avvicinava alla sua conclusione, i ministri Roccella e Valditara erano impegnati in un’altra parte di Roma, dove hanno presentato la marcia ‘Corri Libera’, programmata per il giorno successivo, 3 maggio 2025. Con 5.000 iscrizioni già registrate, la ministra Roccella ha descritto l’evento come una “bella manifestazione di libertà “, sottolineando l’importanza dell’unità contro la violenza sulle donne. Anche il ministro Valditara ha sottolineato la necessità di un impegno collettivo per combattere la violenza di genere, auspicando una maggiore coesione tra le forze politiche per costruire una società basata sul rispetto, con un focus particolare sull’educazione nelle scuole.
