L’Argentina ha preso una posizione netta in merito al documento finale del Vertice dei Leader del G20, tenutosi a Johannesburg, in Sudafrica, il 23 e 24 agosto 2023. Il governo di Javier Milei ha comunicato ufficialmente, tramite il ministero degli Esteri, la sua decisione di non aderire al testo, sottolineando che tale scelta è motivata dalla violazione della regola del consenso, ritenuta cruciale per la legittimità delle decisioni all’interno del forum.
Critica argentina al g20
La critica argentina è emersa dopo giorni di intensi negoziati, durante i quali Buenos Aires ha evidenziato che la dichiarazione finale era stata considerata approvata senza il consenso di tutti i membri. Questa mancanza di unanimità è vista come una contraddizione rispetto alla natura stessa del G20, un organismo creato per coordinare a livello globale stabilità finanziaria e crescita economica attraverso decisioni condivise.
Posizione del governo argentino
La posizione del governo argentino si sviluppa su due fronti distinti: da un lato, la questione del metodo e dall’altro, il contenuto del documento finale. Secondo le autorità di Buenos Aires, la decisione di procedere senza l’accordo unanime di tutti i partecipanti mina la credibilità del G20 come forum di dialogo e cooperazione internazionale.
Riserve sul medio oriente
In aggiunta, il governo argentino ha espresso forti riserve riguardo al testo dedicato alla situazione in Medio Oriente, considerandolo parziale e incompleto. Secondo Buenos Aires, il documento non tiene conto del contesto regionale e delle cause strutturali del conflitto, elementi che sono considerati fondamentali per avviare un processo di pace che possa definirsi “genuino, sostenibile ed equilibrato”. La posizione di Javier Milei e del suo governo riflette un approccio critico nei confronti di un forum che, secondo loro, dovrebbe garantire una maggiore inclusività e rappresentatività delle diverse voci e preoccupazioni globali.
