Il 22 gennaio 2025, il giudice della Corte Suprema brasiliana, Alexandre de Moraes, ha emesso una decisione che ha portato alla carcerazione preventiva dell’ex presidente Jair Bolsonaro. Nella sua sentenza, Moraes ha evidenziato che Bolsonaro avrebbe tentato di rimuovere la cavigliera elettronica che indossa da quasi quattro mesi, un gesto che suggerisce un potenziale tentativo di fuga dai domiciliari.
Il Centro di Monitoraggio Integrato di Brasilia ha registrato una “violazione” del dispositivo di sicurezza alle 0:08 di oggi. Questo episodio, secondo il giudice, evidenzia l’intenzione dell’ex presidente di “rompere la cavigliera” in un momento strategico, per partecipare a una veglia organizzata dal figlio, Flávio Bolsonaro, davanti al condominio in cui l’ex presidente si trova in detenzione domiciliare dal 4 agosto 2024.
Il modus operandi di Bolsonaro
Nell’atto giudiziario, il giudice Moraes ha messo in evidenza la “ripetizione del modus operandi” da parte di Bolsonaro nella mobilitazione dei suoi sostenitori. Questa strategia ha come obiettivo quello di creare confusione e facilitare il raggiungimento di fini personali, incluso il rischio che l’ex presidente potesse cercare rifugio in ambasciate situate nelle vicinanze della sua residenza.
Moraes ha anche sottolineato che diversi membri del cerchio ristretto di Bolsonaro sono già fuggiti all’estero. Tra questi, il giudice ha citato il deputato Alexandre Ramagem, la deputata Carla Zambelli e Eduardo Bolsonaro, evidenziando i tentativi di questi esponenti di sottrarsi alla giustizia. La decisione di Moraes, dunque, non si limita a un singolo episodio, ma si inserisce in un contesto più ampio di preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla stabilità politica in Brasile.
Le implicazioni della decisione
La carcerazione preventiva di Jair Bolsonaro rappresenta un momento cruciale nella politica brasiliana. La situazione si complica ulteriormente considerando l’atteggiamento dei sostenitori dell’ex presidente, che continuano a mobilitarsi. La decisione di Moraes potrebbe avere ripercussioni significative sul panorama politico, poiché solleva interrogativi sulla sicurezza e sull’integrità del processo democratico nel paese.
In questo contesto, il monitoraggio delle attività di Bolsonaro e dei suoi alleati diventa una priorità per le autorità brasiliane. La vigilanza sarà fondamentale per prevenire ulteriori violazioni e garantire il rispetto della legge. La questione della giustizia e della responsabilità politica rimane quindi al centro del dibattito pubblico, mentre il Brasile si trova ad affrontare una fase delicata della sua storia recente.
