Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente firmato un importante ordine esecutivo che abolisce il dazio aggiuntivo del 40% su vari prodotti agroalimentari provenienti dal Brasile. La notizia è stata riportata dai principali media brasiliani e segna un cambiamento significativo nelle relazioni commerciali tra i due Paesi.
Dettagli dell’ordine esecutivo
La nuova misura, comunicata dalla Casa Bianca, si applica a beni fondamentali per l’export brasiliano, tra cui carne bovina, caffè, frutta e legname. Trump ha spiegato che questa decisione è il risultato dei progressi ottenuti nei negoziati con il governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva. Tali negoziati sono stati avviati dopo una telefonata tra i due leader avvenuta il 3 ottobre 2025.
L’ordine esecutivo ha effetto retroattivo, permettendo l’esenzione per tutte le merci sdoganate a partire dal 13 novembre 2025. I rimborsi per i dazi già pagati saranno gestiti dall’Agenzia doganale statunitense, facilitando così il processo per le aziende brasiliane che esportano negli Stati Uniti.
Impatto sul mercato agroalimentare
La settimana scorsa, gli Stati Uniti avevano già ridotto un dazio del 10% su altre importazioni agricole, in risposta a crescenti pressioni interne per contenere il costo della vita. Questa nuova misura elimina completamente i dazi che, per prodotti come la carne e il caffè, arrivavano a toccare il 50%.
Secondo quanto riportato dal ministero dell’Agricoltura brasiliano, la decisione di Trump restituirà competitività all’agroexport del Brasile. Il segretario dell’Agricoltura, Luis Rua, ha sottolineato che il Paese riacquista un accesso favorevole al mercato statunitense, evidenziando come il dazio del 50% avesse gravemente penalizzato le vendite di caffè e carne verso gli Stati Uniti negli ultimi mesi.
Questa evoluzione nella politica commerciale degli Stati Uniti potrebbe rappresentare un’opportunità significativa per il Brasile, che punta a rafforzare la propria posizione nel mercato internazionale, specialmente in un momento in cui la domanda di prodotti agroalimentari è in crescita.
