Lo Stato di Israele continua a mantenere una postura decisa e reattiva di fronte alle minacce, come evidenziato dal ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, attraverso un post su X. Katz ha affermato che il Paese è “forte, proattivo e risponde con forza a qualsiasi minaccia”, nonostante le critiche provenienti dall’opposizione. Il 25 gennaio 2025, le forze di difesa israeliane (IDF) hanno intensificato le operazioni aeree nella Striscia di Gaza, causando la morte di almeno 28 persone. Questa escalation è stata una risposta diretta a un attacco condotto da Hamas contro le forze militari israeliane.
Situazione complessa in Libano e Gaza
La situazione si è ulteriormente complicata quando, in un attacco precedente, Israele ha bombardato un campo profughi in Libano, portando a ulteriori perdite umane. Martedì scorso, il 23 gennaio 2025, Hamas ha colpito Gush Etzion, una località situata a sud di Gerusalemme, provocando un morto e tre feriti. Questi eventi segnano un ulteriore deterioramento della sicurezza nella regione.
Iniziativa del Consiglio di Sicurezza
Nel frattempo, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una nuova iniziativa per affrontare il conflitto in Medio Oriente. Il 24 gennaio 2025, il Consiglio ha dato il via alla “fase due” del piano internazionale, approvando la risoluzione degli Stati Uniti che si basa sul piano di pace di Donald Trump per Gaza. Questo testo, modificato in diverse occasioni durante le trattative, ha ricevuto 13 voti favorevoli, con l’astensione di Cina e Russia.
Creazione di una forza internazionale
La risoluzione autorizza la creazione di una forza internazionale di stabilizzazione per la Striscia di Gaza, il cui obiettivo principale sarà il disarmo di Hamas. Questa decisione segna un passo significativo nella ricerca di una soluzione duratura al conflitto, nonostante le sfide e le tensioni persistenti nella regione.
