Il 22 novembre 2025, Roma ospiterà una straordinaria prima esecuzione della ricostruzione musicale del Cantico di Frate Sole, in coincidenza con l’ottavo centenario della sua composizione. Questo evento fa parte del progetto intitolato Giullari di Dio, Alle origini della lauda italiana, che inaugura la sezione dedicata alla musica antica della stagione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti. L’appuntamento si svolgerà alle 17.30 nell’Aula Magna della Sapienza, dove si esibirà l’Ensemble Micrologus, un gruppo che ha svolto un ruolo pionieristico nella riscoperta della musica medievale in Italia.
La nuova interpretazione del cantico
L’interpretazione presentata dall’Ensemble Micrologus si basa su fonti storiche antiche e include una selezione di laude recentemente riscoperti, tutti databili tra la fine del XII secolo e la prima metà del XIII secolo. I musicisti dell’ensemble sottolineano l’importanza della tradizione giullaresca, che ha sempre rappresentato un osservatorio privilegiato della vita dei ceti più umili, attirando spesso l’attenzione negativa delle autorità religiose. Queste ultime tendevano a equiparare il giullare a figure di disonore, come la prostituzione.
Tuttavia, con l’intervento di Francesco d’Assisi, il giullare ha trovato una nuova dignità, diventando simbolo di un nuovo stile comunicativo. Questo approccio ha contribuito a superare le ritualità complesse della devozione ufficiale, spesso inaccessibili per i fedeli, attraverso l’uso di mezzi espressivi popolari e della lingua volgare, che ha dato vita a una nuova cultura.
Un ensemble di successo
L’Ensemble Micrologus, fondato nel 1984 da Patrizia Bovi, Goffredo Degli Esposti e Gabriele Russo, insieme ad Adolfo Broegg (1961-2006), ha all’attivo oltre 60 spettacoli, alcuni dei quali presentati in forma teatrale con scene e costumi. Inoltre, ha registrato 28 CD e partecipa regolarmente ai più prestigiosi festival internazionali di musica antica. La loro dedizione alla riscoperta e all’interpretazione della musica medievale ha reso l’ensemble un punto di riferimento nel panorama musicale italiano e internazionale.
La serata del 22 novembre promette di essere un’importante occasione per immergersi nella storia e nella cultura musicale del passato, portando alla luce opere che hanno segnato un’epoca e continuano a influenzare la musica contemporanea.
