Usa, approvazione di Trump per operazioni segrete della Cia in Venezuela: Maduro avverte, “Fucili e missili pronti a difendere il Paese”

Egidio Luigi

Novembre 20, 2025

La tensione tra Washington e Caracas è in aumento. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente approvato un piano per operazioni segrete della CIA in Venezuela, secondo quanto riportato dal New York Times. Questa strategia potrebbe preludere a una campagna militare più ampia contro il governo di Nicolás Maduro. Nel contesto di queste manovre, l’amministrazione Trump ha anche riaperto un canale di negoziazione con Maduro, che ha offerto di dimettersi entro un paio d’anni.

Nel frattempo, Maduro ha dichiarato che “fucili e missili sono pronti per essere schierati nel Mar dei Caraibi per difendere l’asse CaracasLa Guaira“, evidenziando così la preparazione militare del Venezuela in risposta a presunti rischi esterni. La situazione politica interna è altrettanto tesa, poiché Trump ha firmato una legge per rendere pubblici i documenti riguardanti il caso Epstein, continuando a criticare il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Trump ha affermato di voler sostituire Powell “subito”, ma ha indicato che alcuni membri della sua amministrazione lo stanno trattenendo.

Operazioni segrete della cia in venezuela

Il piano approvato da Donald Trump per operazioni segrete della CIA in Venezuela rappresenta un cambiamento significativo nella strategia statunitense nei confronti del governo di Maduro. Queste operazioni potrebbero mirare a destabilizzare ulteriormente il regime venezuelano, aprendo la strada a un possibile intervento militare. La decisione di Trump è stata accolta con preoccupazione da vari analisti, che avvertono dei rischi di escalation di un conflitto già teso nella regione.

Inoltre, la riapertura del canale di negoziazione con Maduro segna un tentativo di trovare una soluzione diplomatica alla crisi. Tuttavia, la proposta di dimissioni da parte di Maduro, sebbene possa sembrare un passo verso la pace, è stata accolta con scetticismo. Molti osservatori si chiedono se le promesse del presidente venezuelano siano sincere o se rappresentino solo una strategia per guadagnare tempo.

Preparativi militari di maduro

Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha recentemente supervisionato un dispiegamento di armamenti nello stato di La Guaira, una regione cruciale per il Venezuela, situata a soli 40 chilometri da Caracas. Durante questo evento, Maduro ha enfatizzato che le forze armate del paese sono pronte a difendere il territorio nazionale, con “fucili e missili” schierati nel Mar dei Caraibi. Questa manovra è vista come una risposta diretta alle minacce percepite provenienti dagli Stati Uniti e dai loro alleati.

La militarizzazione della costa centrale del Venezuela è una mossa strategica che mira a garantire la sicurezza della capitale e a dimostrare la determinazione del governo di fronte a potenziali aggressioni esterne. La situazione attuale solleva interrogativi sulla stabilità politica del paese e sulla capacità di Maduro di mantenere il controllo in un contesto di crescente pressione internazionale.

Critiche interne e tensioni economiche

All’interno degli Stati Uniti, la figura di Jerome Powell è diventata un bersaglio per Trump, che ha espresso il desiderio di sostituirlo. Le critiche del presidente riguardano le politiche monetarie della Fed, che Trump ritiene non siano favorevoli per la crescita economica americana. Questa tensione interna si inserisce in un contesto economico già complesso, con l’inflazione e altre sfide che preoccupano gli investitori e i cittadini.

Trump ha firmato una legge per la pubblicazione dei documenti legati al caso Epstein, un atto che ha suscitato un ampio dibattito pubblico. Questa iniziativa, oltre a rappresentare un tentativo di rafforzare la propria immagine politica, potrebbe avere ripercussioni significative su altri fronti, inclusi quelli legati alla giustizia e alla trasparenza governativa.

Le prossime settimane saranno cruciali per monitorare l’evoluzione della situazione tra Stati Uniti e Venezuela, così come le dinamiche interne alla politica americana.

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